Il Ministro Valditara: La mia riforma per cambiare l’approccio fascista nella scuola.
Il ministro dell'istruzione e del merito Giuseppe Valditara partecipa all'evento "Futuro Direzione Nord - Mete raggiungibili, obiettivi sostenibili" al Palazzo delle Stelline a Milano, 26 giugno 2023.ANSA/MOURAD BALTI TOUATI
A partire dall’anno scolastico 2023/2024, verrà avviato un progetto nelle scuole per contrastare la violenza sulle donne. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si aspetta una risposta molto positiva da parte degli studenti. In un’intervista a La Stampa, Valditara spiega che queste lezioni coinvolgeranno insegnanti appositamente formati che metteranno al centro gli studenti, promuovendo gruppi di autoriflessione in cui loro saranno protagonisti. Questo progetto fa parte di una scuola costituzionale che valorizza la persona dello studente, invertendo l’approccio fascista che metteva la persona al servizio dello Stato.
Secondo il ministro, è fondamentale che nelle scuole si diffonda una cultura del rispetto. La recente riforma del voto in condotta e delle sospensioni, approvata in Consiglio dei ministri, non ha solo scopo punitivo, ma mira a educare al rispetto per gli altri. Chi si comporta in modo violento dovrà comprendere che il suo comportamento è sbagliato attraverso un percorso di approfondimento. Lo studente dovrà presentare una relazione ai propri insegnanti e partecipare ad attività di cittadinanza solidale.
Il ministro Valditara si impegna anche a porre fine alle controversie amministrative. Ha incontrato il presidente del Consiglio di Stato e sono d’accordo sulla necessità di semplificare le leggi. Saranno individuate norme per rendere la vita dei dirigenti scolastici e dei docenti più semplice e per evitare contenziosi amministrativi.
Infine, Valditara sottolinea che il progetto “Agenda Sud” coinvolgerà 2000 scuole del Mezzogiorno, tra cui 245 istituti in contesti particolarmente disagiati. A Caivano, sarà avviato come progetto pilota e sarà costantemente supportato e monitorato dal ministero. Sarà anche un’opportunità per sperimentare nuove forme di didattica, basate su attività di laboratorio e coinvolgimento dei genitori. Complessivamente, sono stati stanziati 325 milioni di euro per questo progetto.
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