Il nuovo decreto sull’immigrazione: il funzionamento e i costi per fermare le partenze e rimpatriare gli illegali
Il governo Meloni ha approvato un nuovo decreto sull’immigrazione con l’obiettivo di bloccare le partenze e rimpatriare chi sbarca in Italia. Le misure prevedono un aumento dei voli di rimpatrio e il raddoppio dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr). I nuovi Cpr saranno costruiti in zone “non popolate” e facilmente sorvegliabili, con l’aiuto del Genio Militare. Il tempo massimo di trattenimento nei Cpr sarà esteso da 6 a 18 mesi. Attualmente ci sono solo 9 Cpr che ospitano 493 persone, ma verranno costruiti nuovi centri in ogni regione del paese.
Il governo intende anche accelerare i rimpatri, e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, convocherà gli ambasciatori dei paesi di provenienza degli immigrati per spingerli a riaccoglierli. Al momento, gli accordi di riammissione sono stati stipulati solo con Tunisia, Albania ed Egitto. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo ai costi. Attualmente il ministero dell’Interno spende circa 30 milioni di euro all’anno per vitto e alloggio dei migranti nei Cpr. Con l’estensione del tempo di trattenimento a 18 mesi, questi costi potrebbero raddoppiare.
La costruzione dei nuovi Cpr avrà un costo stimato di circa 100 milioni di euro, oltre alle spese per la polizia e il personale dei centri. Inoltre, i costi dei voli di rimpatrio sono aumentati del 30% rispetto al 2022 e il budget attuale di 80 milioni di euro potrebbe non essere sufficiente. Nonostante questi sforzi, i rimpatri effettuati finora sono in linea con l’anno precedente, con solo la metà dei trattenuti che tornano nel paese di provenienza.
La premier Giorgia Meloni ha anche annunciato che verranno introdotte norme per garantire una tutela differenziata per donne, bambini e minori non accompagnati. L’obiettivo del governo è quello di contrastare l’immigrazione irregolare e garantire la sicurezza del paese, ma le misure proposte sollevano preoccupazioni riguardo ai costi e all’efficacia dei rimpatri.
