“Il Partito Democratico sostiene l’indagine sull’Intelligenza Artificiale: le parole di Maria Cecilia Guerra”
Il Partito Democratico ha espresso il proprio sostegno a un’indagine sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro. La responsabile Lavoro del partito, Maria Cecilia Guerra, ha sottolineato l’importanza di approfondire questo tema rilevante. La commissione Lavoro della Camera ha annunciato che condurrà una serie di audizioni, ascoltando esperti, imprese e ministri, al fine di produrre un testo che possa servire come base per l’attività normativa e legislativa. Guerra ha sottolineato che questa indagine potrebbe anche portare a specifiche politiche industriali e del lavoro.
Quando le è stato chiesto se condivide i timori per i rischi che l’IA potrebbe comportare per i posti di lavoro in Italia, Guerra ha affermato di non pensare che si debba avere paura dell’innovazione tecnologica. Ha sottolineato l’importanza di governare il fenomeno e di indirizzare lo sviluppo in modo da beneficiare i cittadini e i lavoratori, evitando la concentrazione delle ricchezze e la perdita di posti di lavoro. Guerra ha citato come esempio le compagnie dell’hi-tech che hanno accumulato profitti enormi senza preoccuparsi della redistribuzione.
Secondo l’economista, la digitalizzazione può migliorare la produttività, ma è importante vigilare affinché questo aumento di produttività porti a una riorganizzazione del lavoro, come la riduzione delle ore lavorate a parità di salario, e non solo all’aumento dei fatturati. Un altro tema importante riguarda l’utilizzo degli strumenti di razionalizzazione del lavoro, che non dovrebbero essere utilizzati come strumenti di controllo sui lavoratori. Guerra ha criticato il governo per aver reso non conoscibili gli algoritmi utilizzati dalle piattaforme nel decreto del 1° maggio, affermando che questo rappresenta un passo indietro rispetto a strumenti legislativi come la legge Orlando.