Il V Festival Nazionale dell’Economia Civile: un focus sulle comunità e i territori.
Si è appena conclusa a Firenze la Quinta Edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, un evento che ha messo in luce l’importanza delle comunità e dei territori nel contesto delle mosse della Bce e della nuova Manovra. Il Festival è stato organizzato da Federcasse e Confcooperative, insieme a NeXt, Sec, Fondosviluppo, Assimoco, Ucid, Mus.e – Firenze, Federazione Toscana delle Bcc, Coopersystem e Assicoper, e ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.
Il direttore del Festival, Leonardo Becchetti, ha sottolineato che questa edizione ha approfondito i segreti del successo o del fallimento delle comunità e dei territori italiani, concentrandosi su temi come l’accesso universale alla sanità e all’istruzione e la forza della cooperazione. La visione del Festival è quella di unire le generazioni e scoprire le buone pratiche presenti nel Paese. Questo nuovo modo di vedere l’economia ha ricevuto l’incoraggiamento del presidente Mattarella e del Papa, e più di duecento professori hanno firmato un manifesto a favore di questa visione.
Il Festival ha ospitato importanti ospiti come Joseph Stiglitz, Shirin Ebadi, Kaushik Basu, Maria Teresa Bellucci, Elsa Maria Fornero, Dario Nardella, Andrea Bocelli e Stefano Zamagni. Becchetti ha sottolineato che accelerare la transizione ecologica in modo intelligente aumenta la sostenibilità sociale e che la coprogrammazione tra settore pubblico, non profit e imprese può migliorare la risposta ai problemi attuali. Ha inoltre affermato che la cultura è il settore più importante per la produzione di valore economico e che l’economia civile mira a creare un valore economico che non metta a rischio la sostenibilità e il futuro del pianeta.
Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse, ha dichiarato che il Festival ha mostrato quanto l’economia civile sia presente in Italia e quanto possa essere fonte di fiducia e speranza. Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, ha sottolineato l’importanza delle cooperative nel rispondere alle diseguaglianze e nel fornire una visione di futuro per il Paese.
Durante il Festival, molti giovani hanno presentato proposte per una maggiore partecipazione politica e sociale, chiedendo una rappresentanza più forte all’interno delle amministrazioni locali e una formazione scolastica basata sui principi dell’economia civile. Inoltre, è stato presentato il “Manifesto per una Nuova Economia”, firmato da 210 professori universitari, che sottolinea l’importanza di inserire la sostenibilità e l’economia civile come materie trasversali nei corsi di laurea e di sviluppare alleanze tra università, terzo settore e imprese a supporto delle comunità locali.