Indagine sul movente dell’omicida-suicida: “Sono rovinato”

Le indagini sulla tragedia di Alessandria, in cui Martino Benzi ha ucciso tre persone prima di togliersi la vita, continuano. Gli investigatori stanno analizzando i due biglietti trovati, uno addosso a Benzi e l’altro nella sua casa. Dal contenuto dei messaggi, emerge il dramma che si è consumato. Benzi ha ucciso la suocera Carla Schiffo di 78 anni e poi si è recato nella casa di via Cesare Lombroso, dove ha ucciso Monica Berta, 55 anni, e il figlio Matteo, 17 anni. Non è ancora chiaro se ci siano stati motivi economici o altri problemi che abbiano portato a questa tragedia.

Nel frattempo, la comunità scolastica dell’Itis Volta di Alessandria, dove Matteo studiava, ha iniziato la giornata con un minuto di silenzio e un abbraccio collettivo organizzato dal “prof tik-toker” Sandro Marenco. La scuola ha voluto ricordare il giovane studente, descritto come un modello, per poi cercare di tornare alla normalità delle lezioni. La dirigente scolastica, Maria Elena Dealessi, ha espresso il profondo dolore della comunità per la perdita di Matteo, un ragazzo appassionato di elettrotecnica, matematica, storia e lingue straniere. Fin dal primo giorno di scuola, Matteo aveva un sogno: diventare ingegnere, come suo padre.

Le indagini proseguono per cercare di comprendere meglio le ragioni dietro a questa tragedia. La comunità scolastica e gli abitanti di Alessandria sono ancora sotto shock per quanto accaduto e cercano di trovare conforto l’uno nell’altro.

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