Intesa tra Giorgia Meloni e Macron sui migranti: tensione con la Germania
Durante la visita di Giorgia Meloni a Malta per discutere della gestione dei migranti, la distanza tra Italia e Germania non sembra diminuire, anzi sembra aumentare. Tuttavia, sembra che il clima tra Roma e Parigi stia migliorando. Al termine del summit Med9 con i paesi europei del Mediterraneo, il premier italiano ha criticato nuovamente la posizione tedesca, ma ha ricevuto parole di sostegno dal presidente francese Emmanuel Macron.
La questione delle Ong continua a creare tensioni con la Germania. Meloni ha ribadito la differenza di opinioni con il cancelliere Scholz, sottolineando che se i tedeschi vogliono cambiare le regole per le Ong, l’Italia proporrà un emendamento secondo il quale il paese responsabile dell’accoglienza dei migranti trasportati da una nave Ong sarà quello della bandiera della nave stessa.
Il premier italiano ha sottolineato che ogni paese dovrà assumersi le proprie responsabilità riguardo allo stallo sul Patto europeo sui migranti. Meloni ha aggiunto che l’Italia è stata molto cooperativa in Europa e con la Germania riguardo al patto di migrazione e asilo, ma la Germania ha presentato alcuni emendamenti che rappresentano un passo indietro per quanto riguarda le organizzazioni non governative.
Macron ha espresso il suo sostegno all’Italia, affermando che tutti dovrebbero dare solidarietà all’Italia e ai primi porti di approdo. Durante il summit trilaterale con il premier italiano e Ursula von der Leyen, Macron ha proposto di implementare i dieci punti di Lampedusa per migliorare il funzionamento interno dell’Unione Europea riguardo all’immigrazione e per contrastare i trafficanti di esseri umani.
Le dichiarazioni finali del summit Med9 riflettono alcune posizioni italiane, come la richiesta di intensificare le negoziazioni sul Patto sulla Migrazione e sull’Asilo per soddisfare le esigenze dei paesi di prima linea, a partire dall’Italia. Inoltre, si chiede un approccio rinnovato per ridurre i movimenti primari e migliorare il tasso di rimpatrio dei richiedenti asilo respinti.
Infine, si sottolinea la necessità di intensificare il lavoro per rafforzare la sorveglianza delle frontiere esterne, smantellare le reti di contrabbando e promuovere una migrazione sicura, ordinata e legale.