Kyiv: niente battute, per favore

La situazione della difesa dell’Ucraina sta sollevando preoccupazioni in Europa e anche in Italia. I recenti sviluppi hanno evidenziato alcuni punti deboli. Due settimane fa, la Polonia ha annunciato di non voler più inviare armi all’Ucraina, anche se poi queste dichiarazioni sono state mitigare dal presidente Duda. Inoltre, la Polonia, insieme all’Ungheria e alla Slovacchia, ha annunciato di voler mantenere i divieti di importazione del grano ucraino, per proteggere i propri produttori. Questo conflitto commerciale ha assunto maggiore importanza sia per ragioni elettorali che in vista dell’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea. Nel frattempo, Robert Fico, leader di un partito filo-russo, ha vinto le elezioni in Slovacchia, esprimendo posizioni contro il sostegno militare all’Ucraina e sostenendo che le sanzioni danneggiano l’Unione Europea più della Russia. Questa vittoria ha entusiasmato il primo ministro ungherese Viktor Orbán, anch’egli filo-russo. Questa situazione preoccupa perché la Slovacchia e l’Ungheria hanno la possibilità di esercitare il loro diritto di veto su alcune decisioni dell’Unione Europea al Consiglio europeo. È importante tenere d’occhio gli sviluppi futuri e capire come influenzeranno l’azione dell’Unione Europea.

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