“La condizione di stress e insoddisfazione di oltre l’80% dei medici del Ssn: un problema diffuso tra i 25-60enni”

Lavorare nel Servizio sanitario nazionale sta diventando sempre più difficile per gli operatori sanitari. Oltre l’80% dei medici si sente stanco, stressato e insoddisfatto a causa di turni di lavoro lunghissimi, carenza di personale e scarsa sicurezza negli ospedali. Solo il 60% dei medici sceglierebbe nuovamente questa professione e molti stanno cercando opportunità all’estero.

Secondo un’indagine condotta da Univadis Medscape Italia su un campione di 1.169 operatori sanitari a tempo pieno, il 57% afferma che il carico di lavoro negli ospedali è aumentato, ma solo il 27% ha visto l’assunzione di nuovo personale. Inoltre, il 35% dei medici si lamenta della mancanza di personale, rispetto al 17% che citava la burocrazia come principale ostacolo nel 2020.

Il 89% dei medici ritiene di non essere pagato abbastanza. In media, i medici italiani guadagnano 60.000 euro all’anno, ma ci sono differenze significative tra chi lavora negli ospedali e chi opera in ambulatorio. I medici ospedalieri guadagnano in media 56.000 euro all’anno, mentre quelli in ambulatorio possono guadagnare fino a 79.000 euro.

Le donne sono particolarmente penalizzate, guadagnando in media 20.000 euro all’anno in meno dei colleghi uomini. Questo si traduce in un maggiore squilibrio tra vita privata e professionale per le donne.

Ci sono anche poche opportunità di guadagno extra, come bonus e incentivi, a cui solo la metà dei medici ha accesso. L’inflazione è aumentata e il potere d’acquisto è diminuito per il 77% dei medici, mentre il 75% prevede che la situazione non migliorerà nei prossimi due anni. Inoltre, le spese generali, comprese quelle per l’assicurazione integrativa, sono aumentate e devono essere pagate di tasca propria dal 73% dei medici dipendenti.

La pandemia da Covid-19 ha portato a cambiamenti negli orari e nei salari, ma non è più la principale fonte di problemi negli ospedali. Le cause principali sono la carenza di personale, la bassa sicurezza per i medici, l’aumento delle aggressioni e la diminuzione dei benefici. Questo porta sempre più medici, soprattutto i giovani, a cercare opportunità all’estero o a considerare la sanità privata come alternativa.

Nonostante tutto ciò, la relazione con i pazienti rimane un aspetto gratificante per il 31% dei medici. Altri motivi di soddisfazione personale includono la consapevolezza della propria bravura, aver contribuito a rendere il mondo un posto migliore e l’orgoglio di essere medico.

Un aspetto interessante è l’aumento dell’uso della telemedicina. Nel 2020 c’era scetticismo riguardo all’utilizzo di strumenti digitali nella salute, ma ora il 36% degli operatori sanitari utilizza la telemedicina e il 71% ne è soddisfatto. Il 20% prevede di estendere l’uso della telemedicina alla teleconsultazione.

In conclusione, i medici italiani si sentono stanchi, stressati e insoddisfatti a causa di turni di lavoro lunghi, carenza di personale e bassi compensi. Molte persone stanno cercando opportunità lavorative all’estero o considerando la sanità privata come alternativa. Nonostante tutto, la relazione con i pazienti rimane un aspetto gratificante e c’è un aumento dell’uso della telemedicina.

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