La proposta di Fini sull’immigrazione: “Una revisione della legge Bossi-Fini. Il blocco navale è solo una mossa politica”

Gianfranco Fini, fondatore di Alleanza Nazionale, ha dichiarato in un’intervista al Fatto Quotidiano che la legge sull’immigrazione, da lui firmata insieme a Umberto Bossi, deve essere modificata perché è datata. Vent’anni fa, quando è stata approvata, il fenomeno migratorio era molto diverso da quello attuale. Oggi, centinaia di migliaia di persone si spostano a causa di fattori economico-sociali come il divario tra nord e sud del mondo, il malessere sociale e il crollo di alcuni stati come Siria e Libia.

Secondo Fini, il quadro è cambiato e quindi è necessario agire a livello sovranazionale, perché nessuno stato può affrontare da solo un fenomeno così grande. La legge di Fini prevedeva quote di ingresso regolari, che portarono a una sanatoria di centinaia di migliaia di migranti. Questo, secondo lui, è il modello da seguire.

Fini apprezza l’atteggiamento del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che cerca di coinvolgere l’Onu nella gestione dei flussi migratori. Secondo Fini, le risposte devono essere coordinate a livello europeo e internazionale. Non si può semplicemente dire né “stare a casa loro” né “accogliamoli tutti”.

Riguardo a Matteo Salvini, l’altro azionista di maggioranza, Fini afferma che il governo non è diviso come sostiene l’opposizione. Tuttavia, critica le affermazioni eccessive tipiche di una campagna elettorale fatte da Salvini e sottolinea che non dovrebbe minacciare una crisi di governo.

Fini invita la politica a fare un ragionamento più ampio rispetto al blocco navale, che è solo un elemento della questione migratoria. L’operazione Sophia, che controllava gli sbarchi con le navi europee, funzionava solo parzialmente a causa delle resistenze degli stati nazionali.

Infine, Fini sostiene che finché si continuerà a ragionare secondo la logica degli stati nazionali non si troverà una soluzione. La redistribuzione a livello europeo è l’unico modo per affrontare il problema, perché paesi come la Francia, la Germania e i Paesi di Visegrad non vogliono prendersi parte dei migranti.

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