La strategia di Mosca per il controllo del Mar Nero: Ucraina e Russia si sfidano con aerei da combattimento
La Russia sta aumentando l’uso degli aerei da combattimento delle forze aeree navali per sorvegliare la parte occidentale del Mar Nero. Secondo un rapporto dell’intelligence britannica, gran parte delle attività della flotta russa si stanno spostando a Novorossiysk, in Russia, a causa delle minacce contro il loro quartier generale a Sebastopoli, in Crimea.
Negli ultimi tempi, la componente aerea della flotta russa del Mar Nero è diventata particolarmente importante nelle operazioni della flotta, nonostante debba affrontare anche minacce nel sud dell’Ucraina. L’aviazione navale si sta concentrando sempre di più sulle operazioni di pattugliamento aereo marittimo, con l’obiettivo principale di individuare tempestivamente le navi di superficie senza equipaggio.
Gli aerei chiave utilizzati in queste operazioni sono il Be-12 Mail, un aereo anfibio progettato negli anni ’50, che parte dalle basi nella Crimea occupata. Inoltre, gli aerei da combattimento Su-24 Fencer e Flanker conducono operazioni di attacco marittimo, incluso un recente attacco all’isola dei Serpenti, che ha una posizione strategica. La Russia sta cercando di utilizzare la sua potenza aerea navale per proiettare la propria forza sul Mar Nero nordoccidentale, spostando un maggior numero di attività a Novorossiysk a causa delle minacce a Sebastopoli.
In un precedente rapporto, l’intelligence britannica ha evidenziato che gli attacchi recenti dell’Ucraina alla Flotta russa nel Mar Nero e alla base aerea di Chkalovsky preoccupano Mosca. Il porto di Sebastopoli è stato sempre più preso di mira da Kiev, e l’Ucraina ha anche rivendicato l’uccisione del comandante della flotta russa. Gli attacchi alla base aerea di Chkalovsky, vicino a Mosca, preoccupano particolarmente i leader russi, poiché ospita aerei militari specializzati e trasporti per i leader stessi.