Lampedusa: Donne e Bambini nell’Hotspot – Un’occhiata all’interno

Nell’isola di Lampedusa, tra le centinaia di migranti che si trovano nell’area di presidio dei pompieri, c’è una giovane mamma siriana che sorride mentre tiene in braccio il suo piccolo di un mese. Sogna di dare al suo bambino una vita migliore della sua. Accanto a loro, c’è una bambina senegalese di nome Cloe, che si avvicina a un giornalista per toccare un casco da motocicletta colorato. Quando riesce a metterselo in testa, esprime tutta la sua gioia e manda dei bacini con la mano per ringraziare.

L’area dei pompieri è piena di coperte termiche, scarpe, bottigliette d’acqua vuote e indumenti, con un odore sgradevole nell’aria. I migranti vengono spostati da qui verso il porto, dove verranno imbarcati su navi militari e traghetti. Donne, bambini e giovani si mettono in fila per cercare un futuro migliore. Hanno tutti uno sguardo smarrito e sono provati, cercando di evitare il sole e gli sguardi indiscreti dei giornalisti coprendosi con le coperte termiche. Ma c’è anche chi sorride, convinto che da oggi la sua vita ricominci da Lampedusa.

La polizia, i carabinieri e i vigili del fuoco sorvegliano i migranti, insieme al neodirigente del commissariato di polizia, il vice questore Roberto Cilona. Solo pochi migranti si allontanano dall’area, principalmente per cercare cibo. In via Roma, molti giovani si siedono sui marciapiedi per mangiare quello che hanno trovato o comprato, e qualcuno ha anche cercato cibo nei cestini della spazzatura. La maggior parte dei migranti rimane nell’area dei pompieri, in attesa del loro turno per partire verso un futuro diverso. Non ci sono stati disordini o problemi di ordine pubblico, poiché i migranti sono troppo stanchi, affamati e disorientati.

Nonostante le difficoltà, è evidente che ci sono storie e vite che meritano di essere raccontate. La situazione a Lampedusa è un’emergenza umanitaria, soprattutto nell’area dei pompieri, ma finora non ci sono stati problemi di ordine pubblico. I migranti sono in attesa di un futuro migliore, sperando di trovare una vita diversa da quella che hanno lasciato alle spalle.

(Articolo originale: https://www.ansa.it/sicilia/notizie/2021/07/20/lampedusa-strazio-migranti-chi-rovista-nei-cassonetti_6d0f6e6e-6e2e-4a0d-9e3e-1e4c8e8c0d3e.html)

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