Lampedusa: Il sindaco annuncia la fine degli hotspot, Cpr e tendopoli per i migranti

Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha tenuto un discorso appassionato ai suoi cittadini riguardo all’emergenza migranti. Ha assicurato che sull’isola non verranno istituiti né un altro hotspot né un Centro per i rimpatri né una tendopoli, avendo ottenuto la garanzia direttamente dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Ha anche avvertito il governo che se si accorgessero di essere presi in giro, scenderebbero in piazza a protestare per difendere il territorio, perché Lampedusa merita rispetto.

Il sindaco ha poi spiegato che i 45 milioni di euro promessi dal governo non sono un prezzo per vendere Lampedusa, ma una compensazione per quello che l’isola ha subito. Con 25 milioni di euro verranno riparate le reti idriche, fognarie e le strade, ci sarà un intervento sulle strade extraurbane e verrà costruito un deposito di carburante per evitare la carenza e abbassare i prezzi alla pompa. È prevista anche la costruzione di un parcheggio nel centro abitato e opere per l’efficienza energetica della scuola materna. Per Linosa, invece, ci saranno lavori per le strade, il completamento del depuratore e la realizzazione di un centro raccolta rifiuti.

Il sindaco ha affermato di aver ottenuto dal governo una procedura accelerata per il rilascio dei pareri ambientali per queste opere. Il governo dichiarerà queste opere di interesse strategico per garantire che i pareri arrivino entro 90 giorni. La progettazione e le gare verranno gestite da Invitalia, un’agenzia statale, poiché il Comune non ha le risorse umane e professionali necessarie. Il sindaco ha sottolineato che se ci sono soggetti che cercano di creare allarmismo e insinuazioni, il loro tempo è finito. L’interesse principale deve essere lo sviluppo delle isole. Non ci sono stati accordi segreti con il governo.

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