L’appartenenza dell’Italia all’UE nella Costituzione: un vincolo da aggiornare secondo Ceccanti
La proposta del Partito Democratico di inserire l’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea nella Costituzione ha sollevato diverse opinioni. Secondo il costituzionalista Stefano Ceccanti, l’attuale articolo 117 comma 1 della Costituzione già prevede un vincolo legato all’ordinamento comunitario, ma sarebbe opportuno aggiornarlo utilizzando il termine “ordinamento dell’Unione Europea”. Inoltre, Ceccanti ritiene che potrebbe essere utile inserire questo vincolo anche nella prima parte della Costituzione.
È vero che il Partito Comunista si oppose all’adesione alla Comunità Economica Europea in passato, ma anche all’inizio le forze di destra avevano dei dubbi sull’orientamento europeista dell’Italia. Ceccanti sottolinea che il concetto di sinistra è ampio e va declinato al plurale, non limitandosi alla tradizione comunista. Fin dall’inizio, anche all’interno della Democrazia Cristiana, c’erano forze di sinistra che oggi sono parte integrante del Partito Democratico. Nel 1977, Aldo Moro evidenziò come l’europeismo fosse una scelta condivisa da tutte le forze politiche italiane.
Ceccanti conclude affermando che sarebbe importante che tutte le forze politiche condividessero questa proposta. Se si è favorevoli all’Europa, sarebbe giusto votare per l’inserimento di questo principio nella Costituzione. Secondo il costituzionalista, sarebbe un’importante scelta da fare con il consenso di tutti.