L’arte come cura: incontro al museo Bilotti di Roma.
Si è svolto ieri un incontro dedicato all’arte come strumento terapeutico organizzato dalla Fondazione Bracco in collaborazione con il Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs – Gemelli Art. L’evento si è tenuto presso il Museo Carlo Bilotti a Roma, nell’ambito della mostra “Ritratte. Donne di arte e di scienza”. All’incontro hanno partecipato diversi esperti del settore, tra cui il direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica e Ematologia del Policlinico Gemelli, la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo e un medico e consulente scientifico della Fondazione Bracco.
Durante l’iniziativa si è discusso degli effetti benefici dell’arte in medicina e nella cura dei pazienti, presentando gli studi sviluppati dalla Fondazione Bracco a partire dal 2011 e il Progetto Art4ART del Policlinico Gemelli. Inoltre, si è approfondito il tema delle dimensioni benefiche di un luogo d’arte, grazie alla relazione della direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, che è anche presente nella mostra che ha ospitato l’evento.
La presidente della Fondazione Bracco, Diana Bracco, ha sottolineato l’importanza di indagare il valore curativo dell’arte e della musica per diverse patologie. Ha evidenziato come numerosi studi abbiano dimostrato che visitare musei, concerti, teatri o cinema possa aumentare il benessere e migliorare la qualità della vita delle persone. Questo vale anche per i pazienti che devono affrontare la difficile strada della cura. Diana Bracco ha espresso il suo orgoglio per il fatto che il Progetto Art4ART del Gemelli abbia incluso fotografie, filmati e storie tratte dalla mostra “Ritratte”, sperando che le biografie di queste donne possano ispirare molti pazienti e, soprattutto, donne.
Il Progetto Art4ART è stato avviato nel 2019 all’interno del Centro di Radioterapia oncologica del Policlinico Gemelli e si concentra sull’utilizzo dell’arte come strumento di cura. L’obiettivo principale è quello di creare un ambiente accogliente e stimolante per i pazienti, che possa favorire l’attivazione delle risorse emotive e motivazionali di ognuno di loro. Il direttore del Gemelli Art, Vincenzo Valentini, ha affermato che l’arte non è solo un mezzo di intrattenimento, ma un vero e proprio strumento di cura. Ha sottolineato il ruolo dell’arte nel favorire una partecipazione consapevole alla terapia e nell’instaurare una relazione autentica con il personale sanitario. Ha anche evidenziato che il Gemelli Art è un luogo in cui si fondono arte, tecnologia e assistenza, per promuovere l’umanizzazione delle cure e aiutare i pazienti durante una fase impegnativa della loro vita.
La Fondazione Bracco si impegna da molti anni a promuovere la relazione tra benessere personale e fruizione culturale. Fin dal 2011, la Fondazione ha avviato progetti per diffondere evidenze scientifiche e promuovere la fruizione culturale nei luoghi di cura. In particolare, si concentra sulla relazione tra arte e scienza come un continuo scambio di conoscenze.
Enzo Grossi, consulente scientifico della Fondazione Bracco, ha dichiarato che i progressi scientifici delle diverse discipline legate alla bellezza hanno permesso di dare una base biologica alle prove sempre più numerose sul ruolo dell’arte e della cultura nel promuovere il benessere e la salute delle persone, sia come supporto integrativo che sostitutivo ai farmaci per i pazienti malati. Ha evidenziato come l’esposizione alla bellezza migliora la qualità della vita e riduce il rischio di gravi malattie degenerative.
Alfonsina Russo, Direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, ha presentato il progetto “Salus per artem”, nato per promuovere l’idea che la cultura possa migliorare la qualità della vita delle persone. Il progetto si basa sulla convinzione che il coinvolgimento delle persone in attività in contatto diretto con l’armonia dei monumenti e delle opere d’arte possa generare benessere, specialmente per i pubblici con esigenze particolari.
La mostra fotografica “Ritratte. Donne di arte e di scienza” è dedicata alle donne italiane che hanno raggiunto ruoli di primo piano nella scienza e nei beni culturali. Grazie a una combinazione ideale tra arte e scienza, la mostra offre un percorso esemplare tra luoghi d’arte e laboratori scientifici.
In conclusione, l’incontro ha sottolineato l’importanza dell’arte come strumento terapeutico e ha evidenziato i molteplici benefici che può portare ai pazienti, creando un ambiente stimolante e accogliente. La relazione tra arte, salute e benessere è stata approfondita attraverso diverse prospettive e esperienze, dimostrando come la cultura migliore la qualità della vita e possa essere utilizzata in ambito medico.
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