L’attacco alle Twin Towers: 22 anni fa il tragico evento che ha sconvolto l’America

L’11 settembre 2001 è una data che rimarrà per sempre nella storia del mondo. Ventidue anni fa, gli attacchi terroristici contro gli Stati Uniti sconvolsero il mondo intero, provocando la morte di 2.977 persone. Le Torri Gemelle a New York furono il principale obiettivo dell’attacco, con la morte di 2.753 persone. Il Pentagono, simbolo della forza militare americana, fu colpito da un altro aereo, causando la morte di 184 persone. Infine, il volo 93, che era diretto verso un altro importante obiettivo, venne abbattuto dagli stessi passeggeri per evitare ulteriori danni, causando la morte di 40 persone.

I ricordi di quel giorno sono ancora vividi nella mente di coloro che lo hanno vissuto in diretta attraverso la televisione. Film, documentari, serie televisive e libri hanno cercato di analizzare l’attacco in ogni suo dettaglio, offrendo una panoramica completa degli eventi che si sono verificati. Tuttavia, ci sono ancora molte curiosità da scoprire per capire appieno l’entità di quegli attacchi.

Quest’anno, a causa di alcune tensioni politiche, il presidente Joe Biden non sarà presente alla cerimonia commemorativa a New York. Tuttavia, la vicepresidente Kamala Harris parteciperà a questo importante evento, mentre la first lady Jill Biden deposerà una corona di fiori al Pentagono. Non è la prima volta che un presidente degli Stati Uniti non partecipa alle cerimonie commemorative: nel 2015, Barack Obama partecipò a una cerimonia alla Casa Bianca, mentre George Bush, presidente durante gli attacchi, partecipò a una cerimonia simile nel 2005.

L’assenza di Biden a New York è stata interpretata dai media come un ulteriore segnale delle tensioni con il sindaco e la governatrice dello stato. Inoltre, la decisione di non essere alla Casa Bianca nel giorno dell’11 settembre è stata criticata da molti, definendola “un insulto e uno schiaffo agli americani”. Le famiglie delle vittime delle Torri Gemelle sono anche molto preoccupate per la possibilità che i responsabili degli attacchi detenuti a Guantanamo possano ottenere un accordo che eviti loro la pena di morte in cambio di una piena confessione. Questa possibilità ha aumentato la rabbia delle famiglie, che richiedono trasparenza e vogliono conoscere la verità sugli eventuali legami tra il governo saudita e gli attentatori.

La Casa Bianca ha risposto alle polemiche sottolineando che la lettera inviata alle famiglie non riflette un cambiamento di politica da parte del presidente. Tuttavia, le famiglie delle vittime rimangono scettiche e richiedono un processo pubblico per conoscere la verità su quanto accaduto.

Ventidue anni dopo gli attacchi dell’11 settembre, cerimonie commemorative si svolgono ancora negli Stati Uniti per onorare la memoria delle vittime. Quegli eventi hanno cambiato il corso della storia, mettendo in moto una serie di eventi che hanno portato a una maggiore consapevolezza sul terrorismo e alla lotta globale contro di esso.

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