Le olive cinesi arrivano ad Ascoli Piceno: un’opportunità da non perdere per tutte le età
L’insegna di un negozio vicino a piazza del Popolo ad Ascoli Piceno ha creato sconcerto e indignazione nella città famosa per le olive all’ascolana. L’insegna, che recita “Olive Wang, le vere olive ascolane take away”, accompagnata da ideogrammi cinesi e un lampioncino rosso, ha portato alcune persone a chiamare i carabinieri e il sindaco. Tuttavia, si è scoperto che si trattava del set di un cortometraggio intitolato “Superbi”, prodotto da Nie Wiem, un’associazione culturale che ha vinto un bando della Fondazione Marche Cultura.
Il corto, scritto e diretto da Nikola Brunelli e con la sceneggiatura di Emanuele Mochi e Giuseppe Brigante, è una commedia che racconta la rivalità tra Fulvio Superbi, un esperto delle olive all’ascolana, e Ismail, un giovane immigrato di seconda generazione che è un maestro nell’arte di preparare questa specialità. La presenza di Ismail come rivale farà insorgere un gruppo di persone che si considerano i garanti dell’autenticità delle olive all’ascolana.
Nonostante le reazioni suscitate dall’insegna del negozio, si è scoperto che si trattava di una coincidenza. Valerio Cuccaroni di Nie Wiem ha commentato che “una cosa involontaria, neppure il più grande esperto di marketing sarebbe riuscito a inventare qualcosa di simile”. Cuccaroni ha anche definito il cortometraggio una “storia glocal”, che combina elementi locali e globali.
Questo è stato un anno fortunato per Nie Wiem, poiché un altro loro cortometraggio animato intitolato “In quanto a noi”, basato su una poesia di Montale e diretto da Simone Massi, ha vinto il Nastro d’argento. La lavorazione di “Superbi” si è conclusa di recente e il film sarà presentato in prima nazionale a dicembre durante il festival Corto Dorico ad Ancona.