Le regioni respingono i Cpr: una decisione difficile da comprendere
I nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr), annunciati ma non ancora realizzati, potrebbero essere utili per gestire una parte dell’immigrazione clandestina. Ma sono eticamente accettabili? E dove dovrebbero essere costruiti? La risposta alla prima domanda sembra essere no: questi centri sono vecchi e obsoleti. Per quanto riguarda la seconda domanda, la risposta potrebbe essere sia no che sì. Infine, la terza domanda dovrebbe avere una risposta semplice in un paese con un minimo di ordine istituzionale: spetta al governo centrale decidere dove costruire questi centri e verificare la loro efficacia. Tuttavia, molti governatori si sono opposti a questa decisione e hanno dichiarato che non daranno il loro consenso per costruire i Cpr nelle loro regioni. Questa reazione è difficile da capire, al di là delle polemiche politiche e del populismo “nimby”.