Leandro Bennato: chiusa indagine per droga e sequestri, ecco le accuse
Leandro Bennato e un suo complice rischiano di essere processati per sequestro di persona a scopo di estorsione e detenzione ai fini di spaccio di 107 chili di cocaina. La Procura di Roma ha concluso le indagini e i pm Giovanni Musarò ed Erminio Amelio, coordinati dai procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò, contestano a Bennato l’accusa di sequestro a scopo di estorsione in relazione a tre episodi commessi per recuperare la droga che gli era stata sottratta. Bennato è stato fermato lo scorso aprile dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma.
Bennato è accusato, insieme a Elias Mancinelli, di essere il ‘proprietario’ dei 107 chili di cocaina che sono stati rubati a Gualtiero Giombini, il quale la custodiva per loro. Dopo il furto, Bennato avrebbe tenuto Giombini sequestrato in una baracca per diversi giorni, picchiandolo e privandolo degli abiti per ottenere informazioni utili per recuperare la droga rubata. Lo ha liberato solo dopo che Giombini ha indicato il nome di Cristian Isopo come uno dei responsabili del furto. Purtroppo, Giombini è morto poche settimane dopo essere stato sequestrato.
Secondo l’accusa dei pm, Bennato è stato il mandante del sequestro e ha controllato tutte le fasi esecutive, dalla privazione della libertà di Giombini fino alla sua liberazione, avvenuta solo quando Bennato ha capito che non poteva fornire ulteriori informazioni per recuperare la droga. Anche Isopo è stato sequestrato per dodici ore nella stessa baracca in cui era tenuto Giombini, legato a una sedia e picchiato fino a quando non ha restituito 77 chili di cocaina. Un terzo caso di sequestro riguarda due donne, sequestrate per farsi restituire altri 7,7 chili di droga. Una delle due donne è stata liberata dopo circa 8 ore perché era stata erroneamente sequestrata a causa di un omonimo.
Oltre alla droga, per la liberazione sono stati restituiti circa 165mila euro provenienti dalla vendita di un’altra parte della droga rubata. Oltre a Bennato e Mancinelli, altre 5 persone sono indagate per il furto aggravato della cocaina e la sua detenzione ai fini di spaccio.