L’eccidio di Marzabotto: la forza della democrazia nata dal dolore (età target 25-60)
A Marzabotto e nelle aree circostanti Monte Sole, 79 anni fa, si verificò un orribile atto di barbarie e disumanità. Centinaia di persone innocenti furono perseguitate e uccise per giorni dalle truppe naziste, con il coinvolgimento dei fascisti locali. Non risparmiarono bambini, donne, anziani, disabili o religiosi. Durante quei mesi terribili, la terribile ideologia dell’annientamento raggiunse il suo apice, poiché le vicende della guerra costringevano gli occupanti a ritirarsi.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato questo eccidio, uno dei più sanguinosi della Seconda Guerra Mondiale, sottolineando che la memoria di questo evento è una delle fondamenta della nostra Costituzione e dell’anima dell’Europa. L’Europa si basa sulla promessa di pace che i popoli e gli Stati del Continente si sono scambiati dopo aver riconquistato la libertà. La libertà e la democrazia hanno trovato forza in queste terre, attraverso tanto dolore, e possono prosperare solo in una civiltà che rispetti la vita, la persona e i diritti, promuovendo l’uguaglianza e la giustizia.
Sulla base di questa fondamenta, sono state create nuove istituzioni e avviato il processo di integrazione europea. Questo è un patrimonio comune che dobbiamo preservare, potenziare e perpetuare, soprattutto ora che la guerra è tornata a insanguinare il continente. Le nostre comunità e le nostre terre hanno conosciuto fino a che punto possa arrivare l’atrocità del male e la negazione della dignità umana. È fondamentale essere consapevoli di ciò per dire “mai più” e diventare protagonisti di un futuro migliore.