“Leggi fatte sull’onda dell’emotività sono inutili”, afferma Bonino

Emma Bonino critica il governo per la sua strategia di legiferare in risposta a eventi specifici, sulla base dell’emozione. Questo approccio, secondo lei, è inefficace e porta a decisioni irrazionali. Bonino fa riferimento a un episodio in cui, durante il suo mandato come ministra, si discusse di un incidente che coinvolse un bambino sulle scale di una scuola. Molti volevano emanare un decreto urgente, ma Bonino intervenne e chiese quali fossero le intenzioni dietro a questa proposta. Secondo lei, questa strategia è simile a voler abolire le scale, la scuola o i bambini stessi, invece di affrontare il problema in modo più razionale e completo.

Bonino critica il governo attuale anche per altre decisioni intraprese nello stesso modo. Citando alcuni esempi, menziona la stretta sulle feste rave e l’introduzione di un reato universale contro i trafficanti, per non parlare del contrasto alla gestazione per altri realizzata all’estero. Secondo Bonino, il governo sembra aspettarsi che la criminalizzazione sistematica sia la risposta a tutti i problemi complessi. Tuttavia, lei crede che sia una soluzione molto limitata e inefficace.

Bonino sottolinea in particolare l’inasprimento delle pene come strategia frequente del governo. Le pene più severe sono state introdotte per reati come l’omicidio nautico e l’istigazione ai disturbi alimentari. Anche in questi casi, Bonino ritiene che l’inasprimento delle pene non sia la risposta adeguata per affrontare questi problemi complessi.

Secondo lei, il proibizionismo e l’inasprimento delle pene non hanno dimostrato di funzionare efficacemente nel prevenire i reati o risolvere i problemi. Al contrario, Bonino sostiene che tali politiche spesso portano a risultati negativi e non affrontano le radici dei problemi stessi.

Bonino critica anche la posizione di Nordio e Forza Italia, accusandoli di aver tradito le sue aspettative. In passato, Bonino ha lavorato con entrambi i partiti politici, ma ora sembra esserne delusa.

In conclusione, Emma Bonino esprime la sua preoccupazione sul metodo di legiferare del governo italiano, che sembra adottare decisioni impulsivamente in risposta a eventi specifici. Lei ritiene che il proibizionismo e l’inasprimento delle pene non siano soluzioni efficaci per affrontare problemi complessi, e sottolinea la necessità di una visione più ampia e razionale nell’elaborare politiche.

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