L’espansione verso est limita risorse e prospettive: l’insegnamento di De Michelis
L’Europa si trova oggi impreparata di fronte all’esplosione della pressione migratoria nel Mediterraneo, una situazione simile a quella che Gianni De Michelis descriveva nel suo libro “Mediterraneo in ebollizione” più di dieci anni fa. La mancanza di una strategia comune e l’assenza dell’Europa sono evidenti. L’Unione Europea sembra concentrarsi solo sull’arginare l’influenza russa e cinese sull’Africa, senza però offrire alternative credibili.
La confusione in Europa è palpabile, con una guerra a est e una crisi migratoria e di relazioni geopolitiche a sud. È importante tornare a riflettere sul passato, sulle analisi informate delle relazioni internazionali e sugli interessi in gioco. Dobbiamo riflettere sulla politica estera e sul futuro dell’Europa e sul suo ruolo nel mondo.
Ripensare a dieci anni fa ci aiuta a comprendere cosa è accaduto nel frattempo e quali errori e mancanze ci hanno portato alla situazione attuale. È fondamentale analizzare le miopie che ci hanno portato allo sbandamento di oggi.
L’Europa deve affrontare la questione migratoria con una visione comune e una strategia ben definita. Non possiamo permetterci di essere impreparati di fronte a una situazione così complessa. È necessario trovare soluzioni credibili e sostenibili per gestire l’afflusso di migranti nel Mediterraneo.
Inoltre, l’Europa deve concentrarsi non solo sull’arginare l’influenza russa e cinese sull’Africa, ma anche sull’offrire alternative concrete e vantaggiose per i paesi africani. Dobbiamo lavorare per creare opportunità economiche e migliorare le condizioni di vita in modo da ridurre la pressione migratoria.
È il momento di agire con determinazione e responsabilità. L’Europa non può più permettersi di essere assente e senza una strategia comune. Dobbiamo imparare dagli errori del passato e lavorare insieme per costruire un futuro migliore per tutti. Solo così potremo affrontare con successo le sfide che ci attendono.