L’identità della vittima dell’omicidio di Trapani: Marisa Leo, uccisa dall’ex partner
Marisa Leo, una donna di 39 anni originaria di Salemi, è stata brutalmente uccisa oggi dall’ex compagno nel trapanese, in Sicilia. Secondo le prime informazioni, l’uomo l’avrebbe attirata in una località rurale, nella contrada Ferla tra Marsala e Mazara del Vallo, con la scusa di un incontro per “chiarire le cose”. Una volta lì, le ha sparato almeno tre colpi di pistola. Successivamente, l’aggressore si è dato alla fuga e si è recato a Castellammare del Golfo, dove si è tolto la vita.
Marisa Leo lavorava come responsabile marketing e comunicazione nel settore vitinicolo per un’azienda siciliana chiamata Colomba Bianca. L’azienda ha voluto rendere omaggio a Marisa, definendola una “donna del vino, madre premurosa e ispiratrice delle nostre cantine”. Nel post pubblicato sul proprio profilo Facebook, Colomba Bianca ha sottolineato come Marisa fosse stata una figura fondamentale per il successo delle scelte aziendali, contribuendo anche a progetti internazionali nel settore vitivinicolo italiano. Inoltre, Marisa era coinvolta attivamente nella lotta contro la violenza di genere.
Non è la prima volta che Marisa Leo si è schierata contro la violenza sulle donne. Nel 2019 ha partecipato a una campagna promossa dall’associazione “Le Donne del Vino Sicilia” chiamata “Tu non sei sola”, che mirava a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di combattere la violenza di genere. Nel video della campagna, la 39enne appariva incinta, simboleggiando la forza e la resilienza delle donne che affrontano situazioni di violenza. Il video recitava: “Una forza così piccola, ma così dirompente e una vita che cresce al ritmo di due cuori che battono insieme. Donna, mamma, tu lavori, tu progetti, tu crei e sei fantastica per come lo fai. Cadi, ti rialzi, piangi ma non molli, e sei perfetta così come sei. Donna, mamma, TU, non sei sola”.
La scomparsa di Marisa Leo è un tragico evento che ha scosso la comunità siciliana e ha evidenziato una volta di più l’urgenza di combattere la violenza di genere. Il suo impegno nella lotta contro la violenza e il suo contributo nel settore vitivinicolo rimarranno un ricordo tangibile della sua passione e determinazione. Ora, la società italiana deve riflettere seriamente sulle misure da adottare per prevenire e contrastare la violenza domestica, così che altre vite non vengano spezzate in modo così crudele.