L’impatto negativo dello scontro politico sui minori: l’opinione del Garante Infanzia Garlatti
L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) ha sottolineato l’importanza di mettere i diritti dei bambini e dei ragazzi al centro delle politiche pubbliche in Italia. Secondo Carla Garlatti, presidente dell’Agia, ciò dovrebbe essere fatto in modo strutturale e con una programmazione adeguata, senza trasformare i loro diritti in oggetto di scontro politico. Inoltre, i minori dovrebbero essere coinvolti direttamente nelle scelte che li riguardano, attraverso una legge che preveda la loro partecipazione. Garlatti ha anche sottolineato l’importanza di valutare l’impatto delle politiche sui diritti dell’infanzia.
La Garlatti ha ribadito che, accanto a interventi sanzionatori e repressivi, è fondamentale investire nella prevenzione e nel recupero per contrastare la criminalità minorile. In particolare, ha evidenziato l’importanza di interventi per contrastare la dispersione scolastica, che sono stati recentemente avviati seguendo le indicazioni dell’Agia.
La Garlatti ha anche proposto di valorizzare il ruolo dell’Agia, insieme alla Bicamerale infanzia e ad altre istituzioni che si occupano di bambini e ragazzi, come il Dipartimento per le politiche della famiglia. Ha inoltre sottolineato gli ambiti di intervento prioritario: povertà minorile, dispersione scolastica, salute mentale, ambiente digitale e partecipazione. Secondo la Garlatti, è necessario colmare le disparità presenti nel Paese, completando il lavoro per introdurre i livelli essenziali delle prestazioni civili e sociali previsti dalla Costituzione.
Le proposte dell’Agia tengono conto delle sollecitazioni provenienti da una consultazione pubblica condotta tra 6.500 minorenni, intitolata ‘Il futuro che vorrei’. Durante l’evento, è stata letta una versione del racconto ‘La bambola di pezza’ dello scrittore Maurizio De Giovanni, che rappresenta un monito per ogni adulto a sentirsi responsabile dei diritti dei bambini.
La relazione di Garlatti è stata trasmessa in diretta su Rai 3 e è stata aperta e chiusa dal Coro delle voci bianche dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma. L’evento si è tenuto nella Sala della Regina della Camera dei deputati, alla presenza del presidente della Camera Lorenzo Fontana e di numerose personalità istituzionali.