Lino Banfi: Il mio rapporto con Papa Francesco e un ricordo di Aldo Moro
Lino Banfi, intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato della sua amicizia con Papa Francesco. Ha visitato il Papa sette volte e gli ha chiesto di diventare il suo giullare. Ogni tanto, il Papa lo chiama e Lino gli racconta gli episodi più divertenti e tristi della sua vita. Lino ha chiesto al Papa di scattare una foto insieme come prova d’amicizia, e il Papa ha accettato, lasciando da parte il suo bastone e appoggiandosi a Lino.
Lino Banfi parla anche dei suoi genitori. Suo padre era un ortolano che aveva solo la terza elementare, mentre sua madre non era andata a scuola. Quando doveva firmare, le dicevano di fare una croce, ma lei rispondeva che si chiamava Nunzia Colia e faceva due croci, una per il nome e una per il cognome.
Da giovane, Lino entrò in seminario, ma fu cacciato per indisciplina. Nonostante ciò, il vescovo che lo espulse gli disse che la sua vocazione non era il sacerdozio, ma divertire la gente.
Lino racconta anche dell’incontro con Totò. Lavorando in un teatro, fu mandato da Totò con una lettera di presentazione. Nonostante gli fosse stato consigliato di non aprirla, Lino lo fece e lesse le parole di Totò che lo elogiavano. Totò gli disse di cambiare il suo nome d’arte da Pasquale Zagaria a Lino Zaga, perché abbreviarsi il nome era bene, ma abbreviarsi il cognome portava sfortuna.
Lino racconta anche dell’incontro con Aldo Moro, che lo convocò per chiedergli di non fare più una battuta su di lui durante i suoi spettacoli. Inoltre, Lino parla delle sue simpatie politiche e smentisce di aver mai votato per il Movimento Sociale Italiano.
Infine, Lino racconta di aver incontrato Bettino Craxi in un ristorante a Milano, mentre era presidente del Consiglio. Nonostante il suo passato come comico, Craxi fu gentile con Lino e baciò la mano di sua moglie.
In conclusione, Lino Banfi condivide aneddoti divertenti e significativi sulla sua vita e le sue amicizie, dimostrando il suo talento nel far ridere e commuovere le persone.