L’Ue smaschera il sabotaggio italiano del Patto di stabilità: ecco cosa è successo.
La vicepremier spagnola, Nadia Calviño, ha recentemente affermato che è necessario trovare un accordo sul nuovo Patto di stabilità “whatever it takes”. Questa dichiarazione non è passata inosservata, soprattutto considerando il ruolo di Calviño come ministra delle Finanze in carica e presidente dell’Ecofin, che si riunisce oggi a Santiago de Compostela per discutere della riforma delle regole fiscali.
Calviño sembra essere ispirata dal luogo in cui si tiene l’incontro, poiché ha ripetuto più volte che l’accordo deve essere trovato “en medio camino”, ovvero a metà strada. Questo messaggio è diretto sia a Berlino che a Roma. Tuttavia, Calviño e la Commissione europea sono determinati a ribadire che l’ipotesi di un altro anno di sospensione del Patto, proposta da Giorgia Meloni, non è contemplata.
È interessante notare come queste parole richiamino alla mente una famosa citazione, anche se probabilmente è stata una coincidenza. Tuttavia, nel contesto di Bruxelles, queste tre parole non passano inosservate. La determinazione di Calviño e della Commissione nel trovare un accordo sul nuovo Patto di stabilità è evidente, e la sua posizione di presidente dell’Ecofin le conferisce un ruolo chiave nella discussione sulla riforma delle regole fiscali.
È importante sottolineare che l’accordo sul nuovo Patto di stabilità è un argomento di grande importanza per l’Unione Europea e per tutti i suoi Stati membri. È necessario trovare un equilibrio tra le esigenze e le priorità di ciascun Paese, e questo richiede un impegno da parte di tutti i partecipanti.
In conclusione, Nadia Calviño ha sottolineato l’importanza di trovare un accordo sul nuovo Patto di stabilità “whatever it takes”. La sua determinazione, insieme a quella della Commissione europea, è evidente e il suo ruolo come presidente dell’Ecofin le conferisce un’importanza ancora maggiore nella discussione sulla riforma delle regole fiscali.