Malta: l’asse migratorio tra Italia e Francia in crescita. Meloni e Macron concordano su un nuovo approccio

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni (D), il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen durante un incontro trilaterale con al centro il dossier migranti e il piano in 10 punti proposto da von der Leyen a Lampedusa, La Valletta (Malta), a margine del vertice Med9, 29 settembre 2023. ANSA / Marco Galdi

La gestione dei migranti è stata al centro del vertice Med9 di Malta, e sembra emergere una linea comune tra Francia e Italia. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che l’incontro con Giorgia Meloni è stato efficace e che hanno trovato un approccio comune con la Commissione europea per affrontare questa sfida europea. Meloni, a sua volta, ha sottolineato l’importanza di rendere concreto e operativo il piano di azione presentato da Ursula von der Leyen a Lampedusa, e di attuare i principi proposti. Meloni ha anche sottolineato che non si possono tornare alle regole del precedente patto di stabilità, ma che è necessario immaginare nuove regole per sostenere le scelte strategiche dell’UE.

Meloni ha anche affermato che il problema dei migranti non può essere affrontato solo da una singola nazione europea, ma richiede soluzioni strutturali. Senza queste soluzioni, le nazioni di primo approdo saranno travolte, ma alla fine tutti saranno coinvolti nel problema. Meloni ha evidenziato che c’è una convergenza tra i Paesi del Med9 e che la volontà di affrontare il problema è presente. Ha anche sottolineato l’importanza di lavorare sulla politica dei rimpatri e delle riammissioni a livello europeo, oltre alla necessità di creare una lista europea dei paesi sicuri. Meloni ha anche menzionato l’importanza di rafforzare il partenariato con la Tunisia e di lavorare con i Paesi africani per trovare alternative alla migrazione illegale.

In conclusione, il vertice Med9 ha evidenziato la volontà di trovare soluzioni comuni per gestire il problema dei migranti in Europa. Si è parlato di politiche di rimpatrio, collaborazione con i paesi di origine e alternative alla migrazione illegale. L’obiettivo è proteggere gli interessi strategici dell’UE e garantire una gestione efficace e sostenibile dei flussi migratori.

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