Mattia Santori confronta il pesto con la cannabis: dibattito acceso. La Lega minaccia richieste di risarcimento per danni economici e reputazionali alla Liguria.

Il portavoce delle Sardine Mattia Santori a Scampia dove, in vista dell'appuntamento nazionale delle Sardine in programma proprio nel quartiere alla periferia di Napoli i prossimi 14 e 15 marzo, ha incontrato rappresentanti delle associazioni impegnate sul territorio, 17 febbraio 2020 ANSA / CIRO FUSCO

Mattia Santori, consigliere comunale del Pd a Bologna, ha recentemente attirato l’attenzione per la sua battaglia a favore della legalizzazione della cannabis. Tuttavia, si è messo contro i produttori di pesto e, di conseguenza, contro l’intera regione della Liguria. L’incidente diplomatico si è verificato a Palazzo d’Accursio, dove Santori si è presentato con due barattoli: uno contenente il pesto e l’altro contenente cannabidiolo (Cbd), una sostanza chimica presente nella cannabis.

Questo è stato un atto di protesta contro il decreto del governo Meloni, che classifica il Cbd come una sostanza stupefacente. Santori ha sottolineato che entrambe le aziende che producono questi prodotti sono legali e italiane, pagano le tasse e rischiano il proprio capitale. Ha anche affermato che entrambi i prodotti comportano rischi per la salute. Questo ha scatenato l’indignazione del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

Toti ha tuonato sui social media: “Se fossi in voi, mangerei più pesto e fumerei meno canne. Vedrete che i vostri ragionamenti saranno più chiari”. Anche il vicepresidente Alessandro Piana ha criticato Santori, affermando che confonde la droga con i prodotti alimentari. Piana ha sottolineato l’importanza del pesto come eccellenza agroalimentare e ha evidenziato la sua lunga tradizione e l’impatto sull’economia locale. Anche il senatore Gianni Berrino di Fratelli d’Italia ha condannato le dichiarazioni di Santori, definendole un’offesa per i liguri e per la gastronomia italiana.

L’assessore al Commercio del Comune, Paola Bordilli, ha dichiarato che la Lega chiederà un risarcimento economico e d’immagine per Genova e la Liguria. Ha sottolineato che il pesto è un prodotto molto apprezzato dai turisti e che le aziende rischiano un danno economico a causa delle dichiarazioni insensate di Santori. Anche i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia hanno condannato le affermazioni di Santori e chiesto al Pd regionale di prendere le distanze da lui.

Lo scandalo ha attirato l’attenzione anche al Parlamento europeo, dove il capodelegazione della Lega, Marco Campomenosi, ha chiesto al sindaco di Bologna di dissociarsi dalle dichiarazioni di Santori. In conclusione, l’impavida crociata di Santori per la legalizzazione della cannabis ha causato una controversia con i produttori di pesto e ha scatenato l’indignazione nella regione della Liguria.

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