Meloni considera candidarsi nell’UE, ma affronta un ostacolo con Salvini elettorale
Viterbese, 1982. Nel settembre 2020, sono diventato caposervizio al Foglio. Prima di questo, ho trascorso otto anni al Messaggero, occupandomi di cronaca e politica. Prima ancora, ho lavorato come corrispondente in Emilia Romagna, tra la nascita del Movimento 5 Stelle e il terremoto. Successivamente, mi sono trasferito a Firenze, dove ho lavorato come redattore per il Nuovo Corriere, occupandomi ogni mattina di cronaca nera e giudiziaria.
Ho iniziato la mia carriera a Viterbo, a soli 19 anni, praticando il pattinaggio e giocando a calcio a livello amatoriale. Solo a 26 anni sono riuscito a ottenere il mio primo impiego come giornalista. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse testate, tra cui Oggi, Linkiesta e inserti dedicati ai viaggi e alla gastronomia.
Ho anche collaborato con RadioRai e con emittenti televisive e radiofoniche locali, anche se purtroppo non sempre sono stato pagato per il mio lavoro. Nel 2020, ho ricevuto il premio Agnes per la carta stampata in Italia, un riconoscimento che mi ha reso molto orgoglioso.
Sono sempre stato appassionato di giornalismo e ho dedicato molti anni della mia vita a questa professione. Ho vissuto esperienze uniche e ho avuto l’opportunità di raccontare storie interessanti e significative. Il mio obiettivo principale è sempre stato quello di fornire informazioni accurate e di qualità ai lettori.
Ora, come caposervizio al Foglio, ho la responsabilità di guidare una squadra di giornalisti e di garantire che il giornale continui a offrire un’informazione affidabile e di alto livello. È un ruolo che mi entusiasma e che mi permette di mettere a frutto l’esperienza accumulata nel corso degli anni.
Nonostante le sfide che il giornalismo affronta oggi, sono convinto che la professione abbia ancora un ruolo fondamentale nella società. La ricerca della verità e la diffusione di informazioni corrette sono più importanti che mai, soprattutto in un’epoca in cui le fake news e la disinformazione sono diffuse.
Sono grato per tutte le opportunità che ho avuto nel corso della mia carriera e sono determinato a continuare a fare il mio lavoro nel migliore dei modi. Spero di poter continuare a raccontare storie che siano interessanti e significative per il pubblico di lettori, fornendo loro un’informazione di qualità e affidabile.
Il premio Agnes che ho ricevuto nel 2020 mi ha dato una grande soddisfazione e mi ha spinto a continuare a impegnarmi nel mio lavoro. Sono consapevole delle sfide che il giornalismo affronta oggi, ma sono fiducioso che, con impegno e passione, possiamo continuare a svolgere un ruolo importante nella società.
Sono grato per il sostegno dei lettori e mi impegno a mantenere gli standard di qualità che mi hanno portato fin qui. Spero che il mio lavoro possa continuare a essere apprezzato e che possa contribuire a una società informata e consapevole.
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