Meloni, leader di Fratelli d’Italia, critica la sentenza del giudice di Catania contro il governo eletto

Al via gli incontri della premier Giorgia Meloni con le parti sociali a Palazzo Chigi, in vista della manovra, 11 novembre 2022. La prima riunione �¨ iniziata con i sindacati Confsal, Cisal, Usb e Confintesa. A seguire la seconda riunione con le associazioni delle imprese, 24 le sigle invitate al tavolo: Confindustria, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Cna, Confimi, Casartigiani, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Alleanza cooperative, Federterziario, Confservizi, Confetra, Ania, Abi, Ance, Cia, Copagri, Confedilizia, Confprofessioni, Unsic e Unicoop. Per il governo sono presenti i ministri Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Marina Calderone (Lavoro e Politiche sociali), Raffaele Fitto (Affari europei, Politiche di coesione e Pnrr) e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI/FILIPPO ATTILI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

La leader del partito Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, si è mostrata sorpresa dalla sentenza del tribunale di Catania che ha annullato il decreto del governo riguardante il trasferimento dei richiedenti asilo nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR). Meloni ha affermato che c’è una parte dell’Italia che favorisce l’immigrazione illegale, ma ha anche chiesto al governo di difendere i confini del paese.

La sentenza riguarda il ricorso presentato da un migrante di origine tunisina che è sbarcato a Lampedusa il 20 settembre e che è stato successivamente trasferito nel nuovo centro di Pozzallo, aperto solo pochi giorni fa in provincia di Ragusa. Successivamente, sono state dichiarate illegali le detenzioni di altre tre persone in una situazione giuridica simile.

Meloni ha criticato i giudici su Facebook, definendo le motivazioni della sentenza incredibili. Ha sottolineato che il migrante, già destinatario di un provvedimento di espulsione, è stato rimesso in libertà sulla base di considerazioni sulle sue caratteristiche fisiche che secondo Meloni non spettano ai giudici. Inoltre, ha affermato che il tribunale ha dichiarato unilateralmente la Tunisia come un paese non sicuro, un compito che spetta alle autorità competenti e non alla magistratura. Meloni ha anche difeso i provvedimenti adottati dal governo, sottolineando che è stato eletto democraticamente.

La leader di Fratelli d’Italia ha concluso dicendo che non è la prima volta che accadono situazioni del genere e che purtroppo non sarà l’ultima. Tuttavia, ha assicurato che continueranno a fare tutto il necessario per difendere la legalità e i confini dello Stato italiano, senza paura.

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