“Messina Denaro: la misteriosa figura del boss che ha sfidato la giustizia per tre decenni”
Il 16 gennaio, un altro importante membro di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, è stato arrestato a 60 anni di età. Era scomparso subito dopo l’arresto di Totò Riina, avvenuto trent’anni fa. Nel frattempo, la polizia ha continuato a cercarlo e ha smantellato il suo impero criminale, sequestrando le sue ricchezze. È stato così che la sua rete di protezione e finanziamento è stata distrutta.
Matteo Messina Denaro ha due figli, di cui sappiamo poco. La figlia ha scelto di separarsi dal padre e ha vissuto con la madre per evitare gli stress delle perquisizioni e dei controlli della polizia. Il figlio, Francesco, è nato tra il 2004 e il 2005 e si sa molto poco su di lui, tranne che è nato nella provincia di Trapani, dove suo padre ha costruito il suo impero criminale.
Matteo Messina Denaro è stato descritto come un playboy implacabile, appassionato di auto di lusso, orologi Rolex d’oro e videogiochi. Era anche un grande fan del fumetto Diabolik, da cui ha preso il soprannome. Era considerato l’erede di Bernardo Provenzano e del padre don Ciccio, entrambi boss mafiosi.
Nonostante sia stato coinvolto in numerosi crimini, tra cui le stragi del ’92 in cui sono stati uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, c’è un dubbio sulla sua capacità di ricostruire la struttura di Cosa Nostra dopo gli arresti di Riina e Provenzano. Nonostante la sua fama di spietato, Matteo Messina Denaro non è riuscito a evitare la sua cattura e la fine dei vecchi padrini.
La sua cattura è stata il risultato di un’intensa opera di indagine e ha portato all’arresto di molti suoi familiari e alleati di fiducia, nonché al sequestro dei loro beni. Matteo Messina Denaro era ricercato per associazione mafiosa, omicidi, attentati e possesso di esplosivi. La sua cattura rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la mafia.