Migranti con precedenti penali: la posizione di Fedriga sui Cpr
Secondo il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, le affermazioni secondo cui nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) ci sono persone che perdono il lavoro o il permesso di soggiorno sono false. Secondo l’esperienza del CPR di Gradisca di Isonzo, tutti coloro che si trovano in questi centri hanno precedenti penali per reati come violenza privata e spaccio. La domanda che sorge è se sia giusto lasciare libere queste persone anziché rimpatriarle.
Queste dichiarazioni sono state fatte da Fedriga durante un convegno sulla semplificazione normativa. Il governatore ha sottolineato che le persone presenti nei CPR sono imputate di reati gravi e che la loro liberazione potrebbe essere un rischio per la sicurezza pubblica.
Il CPR di Gradisca di Isonzo è uno dei centri in cui vengono trattenuti gli immigrati irregolari in attesa di essere rimpatriati. Secondo Fedriga, è importante che queste persone siano rimpatriate invece di essere lasciate libere di andare dove vogliono. Il governatore ha sottolineato che il rimpatrio è un’azione necessaria per garantire la sicurezza del territorio.
Le sue parole hanno suscitato un dibattito sul tema dell’immigrazione e sulle politiche da adottare nei confronti degli immigrati irregolari. Fedriga ha sostenuto che è necessario adottare misure più rigide per contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina e garantire la sicurezza dei cittadini.
In conclusione, secondo il governatore Fedriga, le persone presenti nei CPR hanno precedenti penali e rimpatriarle è una misura necessaria per garantire la sicurezza pubblica. Le sue dichiarazioni hanno sollevato un dibattito sul tema dell’immigrazione e sulle politiche da adottare nei confronti degli immigrati irregolari.