Migranti in Italia: Giorgia Meloni critica il sostegno all’illegalità

Proteggere le frontiere esterne dell’Europa è una priorità per il governo, ma allo stesso tempo è necessario difendere anche il governo stesso, che si sente sotto attacco sia internamente che esternamente. Mentre i diplomatici lavorano per trovare una soluzione all’impasse sul Patto europeo per le migrazioni e l’asilo, Giorgia Meloni attacca duramente i giudici sui social media, esprimendo la sua sorpresa per la sentenza del Tribunale di Catania che non ha convalidato il fermo di tre profughi ospiti del centro di Pozzallo, mettendo così in discussione l’intero impianto del decreto Cutro.

Il governo sta lavorando duramente per contrastare l’immigrazione illegale di massa a tutti i livelli, ma diventa molto più difficile se nel frattempo altri Stati lavorano nella direzione opposta e se anche un pezzo dell’Italia fa tutto il possibile per favorire l’immigrazione illegale. Meloni critica la magistratura, non solo la sinistra ideologizzata e il circuito che ha interessi nell’accoglienza, ma anche il giudice di Catania che ha rimesso in libertà un immigrato illegale, attaccando così le decisioni di un governo democraticamente eletto.

Il responsabile del Viminale, Matteo Piantedosi, è pronto a impugnare la sentenza, convinto che abbiano ragione. La giudice Iolanda Apostolico, che non ha convalidato il fermo dei tre tunisini, diventa così il bersaglio delle critiche della premier e di Matteo Salvini, che chiede conto del suo comportamento in Parlamento. Le opposizioni, come Elly Schlein, invitano Meloni a smettere di alimentare lo scontro istituzionale.

Anche l’Associazione nazionale magistrati chiede rispetto e di smettere di rappresentare in modo fuorviante la magistratura. Ma la polemica si allarga anche all’intera maggioranza, con il capogruppo dem alla Camera, Francesco Boccia, che accusa Meloni di insofferenza alla terzietà del potere giudiziario. Anche Giuseppe Conte invita la premier a smetterla con nemici immaginari e a trovare soluzioni.

Nel frattempo, tra le diplomazie di Roma e Berlino ci sono contatti per trovare una soluzione sul finanziamento tedesco alle ONG. La premier ha scritto una lettera al cancelliere Olaf Scholz e si ipotizza un bilaterale a Granada durante la riunione del Cpe e il Consiglio europeo informale. Non c’è nessuna crisi tra i due Paesi, ma si sta lavorando per trovare una soluzione.

Infine, Andrea Giambruno, compagno della premier, si scusa per aver utilizzato un termine inappropriato durante una puntata dedicata all’immigrazione illegale e respinge le accuse di razzismo. Durante una diretta, può capitare di sbagliare, ma le sue idee e la sua storia sono lontane anni luce dal razzismo.

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