Migranti: Le recenti dichiarazioni provocatorie di Grillo
Immaginate una situazione in cui una barca piena di persone ricche si trova in difficoltà nel bel mezzo del Mediterraneo. Vi chiedete se qualcuno si preoccuperebbe di fare domande prima di correre in loro soccorso? Questa è la provocazione lanciata da Beppe Grillo su Facebook, condividendo un articolo di Marco Bella intitolato “Ius Scholae, una legge di civiltà”, pubblicato sul suo blog.
L’articolo di Bella sostiene che salvare le persone in mare è una questione di civiltà. Questo vale per i miliardari e per qualsiasi altro essere umano, indipendentemente dal loro patrimonio, la loro religione o il colore della loro pelle. Il fenomeno delle migrazioni è complesso e dovrà essere affrontato seriamente da chiunque si preoccupi dell’Italia o sia al governo. Ma possiamo davvero accogliere tutti qui in Italia? Purtroppo la risposta è no.
Inoltre, solo una piccola parte di coloro che arrivano in Italia desidera effettivamente rimanere nel nostro paese. Moltissimi migranti, alla prima occasione, scappano dai centri di accoglienza per raggiungere parenti e amici nel nord Europa. C’è chi vorrebbe “bloccare le partenze”. Ma in realtà, come scrive Bella nell’articolo, l’invasione da fermare è quella delle multinazionali che arrivano in Africa per depredarla, a partire dalle sue risorse minerarie, impedendo così che i soldi degli africani siano utilizzati per migliorare scuole, assistenza sanitaria e promuovere una crescita sostenibile nel loro paese.
In conclusione, Grillo solleva una questione importante: dobbiamo riflettere sul modo in cui affrontiamo le migrazioni e considerare tutte le sfaccettature di questo fenomeno complesso. Dobbiamo agire in modo civile e umano, ma allo stesso tempo dobbiamo anche affrontare le cause profonde che spingono le persone a migrare, come lo sfruttamento delle risorse nei paesi d’origine.