Milano: Albergatori si oppongono all’aumento della tassa di soggiorno

Una vista del centro e dell'area di City Life e leTre Torri, progettate dagli architetti Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid, Milano, 10 giugno 2022. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Gli albergatori di Milano si oppongono all’idea di aumentare la tassa di soggiorno proposta dal sindaco Giuseppe Sala durante un incontro con il ministro Matteo Salvini. L’ipotesi sarebbe di raddoppiare l’importo da 5 a 10 euro. Sala ha anche richiesto di poter utilizzare in modo più flessibile i proventi di questa tassa.

Il presidente di Federalberghi Milano, Maurizio Naro, spiega che un raddoppio dell’imposta metterebbe a rischio il settore turistico della città. Tuttavia, un leggero aumento potrebbe essere accettato, a condizione che una parte dei proventi sia destinata alla promozione della città, alla sicurezza e al miglioramento del turismo a Milano. Durante l’incontro con l’assessora al Turismo del Comune, Martina Riva, è stato suggerito di utilizzare parte dei nuovi proventi per combattere l’abusivismo nel settore degli appartamenti turistici. Questo fenomeno danneggia gli operatori onesti del settore e sta causando problemi abitativi di emergenza per famiglie e studenti, una situazione che era stata prevista già nel 2015.

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