Minori migranti ospitati in container: l’appello di Defence for Children Italia
Il Comune di Genova ha scelto di ospitare i minori stranieri nel quartiere di Rivarolo, in un container. Questo ha suscitato indignazione da parte di Defence for Children Italia, che ha denunciato l’amministrazione e ha chiesto l’intervento della Procura.
Secondo l’organizzazione, dopo anni di smantellamento del sistema di accoglienza per i minori, l’amministrazione cittadina ha optato per una soluzione abitativa precaria e inadeguata, ignorando completamente i principi e le norme in materia. Il sindaco Marco Bucci ha addirittura definito i container dei “piccoli appartamentini”, sostenendo che se vanno bene per gli operai, vanno bene anche per i giovani migranti. Queste affermazioni banali dimostrano quanto l’amministrazione genovese sostituisca la competenza e l’etica con una logica brutale che non è vantaggiosa né per i ragazzi né per la città che li ospita.
Defence for Children auspica che la Procura, il Tribunale per i minorenni e l’Autorità Garante Regionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza facciano capire all’amministrazione che ospitare un minorenne in un container non è conforme alla nostra legislazione e non porta alcun beneficio alla città.
Pippo Costella, direttore di Defence for Children Italia, sottolinea che mentre a Genova si concentrano sulle grandi opere infrastrutturali, la gestione dei minori in città non ha una soluzione adeguata. Il Comune sta facendo soffrire i ragazzi e danneggiando la città, senza rendersi conto che adeguati processi di accoglienza e integrazione portano a un capitale sociale positivo.
Proprio a Genova, Defence for Children ha organizzato un Convegno internazionale sulla situazione dei minori stranieri e la giustizia, al quale parteciperanno agenzie e istituzioni internazionali provenienti da quasi tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.
Costella spera che questo evento possa sollecitare l’amministrazione cittadina a adottare politiche più sensate, efficaci e utili per i ragazzi e per la città, andando oltre la retorica.