Mistero sulla morte dell’orsa F36: preoccupazione per il cucciolo
Ieri sera è stata trovata morta l’orsa F36, madre di un cucciolo, nella Val Bondone, nel territorio del Comune di Sella Giudicarie. L’orsa era stata oggetto di un’ordinanza di cattura e abbattimento emessa dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ma successivamente sospesa dal Tar grazie al ricorso presentato da Oipa, Enpa e Leidaa. A fine luglio, l’orsa F36 aveva messo in fuga due escursionisti sul sentiero Mandrel, a 1.900 metri di quota sopra Roncone, simulando un attacco.
Secondo una nota diffusa oggi dalla Provincia di Trento, la morte dell’orsa è stata confermata dagli uomini del Corpo Forestale Trentino, che si sono mossi in risposta all’attivazione del sensore di mortalità presente nel radiocollare dell’animale. La carcassa è stata recuperata questa mattina e consegnata all’Istituto Zooprofilattico per ulteriori accertamenti. Al momento, non è stato possibile determinare la causa della morte attraverso un esame esterno della carcassa.
L’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali, è sconvolta dalla morte dell’orsa e chiederà di essere presente all’autopsia con un proprio esperto. L’associazione invierà una richiesta di accesso agli atti e si riserva di intraprendere eventuali azioni legali in base alla documentazione fornita. L’Oipa chiede inoltre un monitoraggio attento e costante per il cucciolo rimasto orfano. La morte di F36 segue quella dell’orso M62, anch’esso nel mirino di Maurizio Fugatti, che aveva dichiarato di voler procedere alla sua rimozione.
Anche l’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali, esprime preoccupazione e teme che si tratti di bracconaggio. La presidente dell’Enpa, Carla Rocchi, afferma che questa morte è il risultato della politica faunistica di Maurizio Fugatti. L’Enpa sta preparando una denuncia per uccisione di animali e chiede che venga fatta chiarezza su questo tragico evento. L’associazione è molto preoccupata per il cucciolo di F36, che potrebbe non sopravvivere senza le cure materne.
Il Wwf Italia si unisce alle richieste di analisi accurate per determinare le cause della morte dell’orsa e chiede indagini approfondite nel caso si scopra che la morte è stata causata da atti illegali. Il Wwf presenterà un esposto e chiederà l’accesso immediato ai referti delle analisi necroscopiche, oltre alla nomina di un consulente di parte per garantire la trasparenza. L’organizzazione sottolinea che il clima di allarme e odio creato da parte di alcuni politici e cacciatori non aiuta a raggiungere una pacifica coesistenza tra fauna e uomo. Il Wwf chiede alle autorità competenti un impegno straordinario per proteggere il cucciolo di F36, che si trova ad affrontare i mesi delicati che precedono l’ibernazione senza la madre.