Nicola Gratteri: Il nuovo procuratore di Napoli che sta facendo la differenza
Nicola Gratteri, un magistrato noto per la sua lotta contro la ‘ndrangheta, si prepara a un nuovo capitolo della sua carriera. Dopo 30 anni di servizio in Calabria, Gratteri si trasferisce a Napoli per guidare la procura più grande d’Italia.
Nato nel 1958 a Gerace, Gratteri è entrato in magistratura nel 1986. Ha iniziato come giudice al Tribunale di Locri e nel 1991 è diventato sostituto procuratore. Ha poi svolto lo stesso ruolo a Reggio Calabria fino al 2009, quando è stato promosso a procuratore aggiunto. Nel 2016 è stato nominato procuratore della procura di Catanzaro, incarico che ha mantenuto fino al 2021.
La sua carriera è stata dedicata principalmente al settore penale e alla lotta contro la criminalità organizzata. Ha ricevuto riconoscimenti politici, incluso il sostegno del premier Matteo Renzi, che nel 2014 lo aveva proposto come ministro della Giustizia (ruolo che è stato poi assegnato ad Andrea Orlando). Renzi lo ha anche nominato presidente della commissione per l’elaborazione di proposte normative contro le mafie.
Gratteri ha condotto numerose indagini contro la ‘ndrangheta. Una delle più importanti è stata l’operazione Rinascita Scott nel 2019, che ha portato all’emissione di misure cautelari per 334 indagati legati ai clan della provincia di Vibo Valentia. L’indagine ha rivelato legami tra la politica, l’amministrazione, la massoneria deviata e la ‘ndrangheta a tutti i livelli.
In passato, come procuratore di Catanzaro, Gratteri ha guidato l’indagine Stige contro la cosca “Farao-Marincola”, una delle più potenti della Calabria centrale e settentrionale. Ha anche condotto l’indagine Stammer, che ha portato all’arresto di 68 indagati dopo il fermo di 54 persone.
Nel 2007, Gratteri ha indagato sulla strage di Duisburg, mentre nel 2010 ha guidato due importanti inchieste anti-mafia: “Infinito” a Milano e “Crimine” a Reggio Calabria. Queste operazioni hanno portato all’arresto di 304 persone in Calabria e Lombardia.
Nel 2014, come procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Gratteri ha smantellato una delle principali rotte di traffico di droga tra la Calabria e New York nell’operazione “New bridge”. Questa operazione ha coinvolto le famiglie degli Ursino di Gioiosa Ionica e dei Gambino a New York.
La nomina di Gratteri come capo della procura di Napoli è un riconoscimento del suo impegno e della sua competenza nella lotta contro la criminalità organizzata. Il suo trasferimento rappresenta una nuova sfida nella sua carriera e offre la possibilità di continuare a combattere le mafie in una delle città più importanti d’Italia.
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