Nuova scoperta: Il dipinto di Raffaello, la Maddalena
È stata recentemente scoperta un’opera d’arte inedita che potrebbe essere stata realizzata da Raffaello Sanzio. Si tratta di un dipinto che raffigura Maria Maddalena, ma con le sembianze di Chiara Fancelli, la moglie del famoso pittore Perugino. La notizia è stata annunciata durante la Conferenza Internazionale ‘La bellezza ideale. La visione di perfezione di Raffaello Sanzio’, tenutasi ieri al Teatro Angel dal Foco di Pergola (Pesaro-Urbino).
La scoperta è stata possibile grazie a uno studio scientifico condotto dalla sede di Ascoli Piceno dell’Università di Camerino. I dati raccolti sono stati interpretati dallo studioso Jean-Charles Pomerol, professore emerito della Sorbona di Parigi, e da altri esperti internazionali. I risultati di questa ricerca italo-francese saranno pubblicati nel prossimo numero della rivista scientifica ‘Open Science – Arte and Science’, con il titolo ‘La Maddalena di Raffaello ovvero quando l’allievo supera il Maestro’.
Durante la conferenza, è stato consegnato anche un premio internazionale in onore di Leonardo da Vinci al Cardinal Gianfranco Ravasi per la sua ricerca culturale. Gli esperti che hanno partecipato all’evento sono Madre Maria Cecilia Visentin, docente pontifica specializzata in iconografia religiosa dell’ordine dei Servi di Maria, Annalisa Di Maria, esperta internazionale di Leonardo da Vinci e del Rinascimento italiano, specializzata nella corrente neoplatonica. Nella parte scientifica, sono intervenuti il professor Pomerol e Andrea da Montefeltro, ricercatore e scultore, vincitore del premio mondiale della pace nell’arte.
L’opera attribuita a Raffaello è datata agli inizi del 1500 ed è realizzata ad olio su tavola di pioppo. È considerata un’opera d’arte di straordinaria bellezza e rappresenta un risultato artistico supremo del Rinascimento italiano. Esiste un’altra versione di questo dipinto conservata nella Galleria Palatina, autenticata come opera del Perugino, e un’altra ancora a Villa Borghese, attribuita alla bottega di Raffaello. Secondo gli esperti, la versione di Raffaello è nettamente superiore dal punto di vista stilistico e tecnico rispetto a quella del Perugino. La grazia e l’armonia della composizione rendono il modello molto realistico, in modo simile alle opere di Leonardo da Vinci. Si può notare chiaramente l’influenza del genio toscano nell’uso e nella maestria dello sfumato.
Le indagini di laboratorio hanno permesso di scoprire che è stata utilizzata la tecnica dello spolvero per trasferire il disegno preparatorio. Sono stati evidenziati anche alcuni pentimenti sulla superficie del dipinto, che sono importanti indizi per riconoscere la versione originale da quelle realizzate dagli apprendisti e dagli allievi di bottega. Gli strati preparatori e quelli pittorici confermano che l’opera è stata realizzata da Raffaello. Inoltre, questa scoperta dimostra che l’opera di Raffaello è la prima versione originale, che ha servito da modello per le altre versioni realizzate successivamente.