Nuove misure del governo sui minori migranti: espulsione per falsa identità e convivenza con adulti nei Centri
Nuove regole e maggiore sicurezza nelle stazioni ferroviarie e negli hotspot. Questo è ciò a cui sta pensando Palazzo Chigi.
Il governo Meloni ha deciso di adottare misure drastiche nei confronti dei minori stranieri non accompagnati che arrivano sulle coste italiane. Secondo la bozza del nuovo decreto legge, i ragazzi tra i 16 e i 18 anni saranno accolti insieme agli adulti. Nel caso in cui non ci siano strutture adeguate per i minori migranti, il prefetto potrà disporre la temporanea accoglienza di ragazzi di almeno sedici anni in sezioni apposite nei centri ordinari, per un periodo massimo di novanta giorni. Inoltre, nel testo è prevista l’espulsione per coloro che attestano falsamente la propria età. Sarà compito del migrante stesso confermare se è minorenne o meno.
Anche coloro che possiedono un permesso di soggiorno di lungo periodo potranno essere espulsi in caso di gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza nazionale. La decisione sarà presa dal ministro dell’Interno, previa comunicazione al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri. Nel caso di gravi motivi di pubblica sicurezza, l’espulsione sarà disposta dal prefetto. La normativa precedente limitava la possibilità di espulsione per coloro che possedevano un permesso di soggiorno di lungo periodo.
Per garantire un’adeguata accoglienza in caso di arrivi consistenti di migranti, il Ministero dell’Interno potrà impiegare personale della Guardia Costiera negli hotspot. Inoltre, dal 2024 al 2028 verranno reclutati 100 volontari del Corpo ogni anno. Per rafforzare i controlli nelle principali stazioni ferroviarie, verranno incrementate di 400 unità le forze militari dell’operazione Strade sicure dal 1 ottobre al 31 dicembre 2023. Per attuare questa misura, è prevista una spesa totale di 2,8 milioni di euro. Inoltre, sono stati stanziati 20 milioni di euro all’anno per la polizia e i vigili del fuoco. Di questi, 3,7 milioni sono previsti per il 2023 e 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2030. È stato istituito un fondo in cui confluiranno eventuali risparmi derivanti da mancate o ritardate assunzioni del personale delle Forze di polizia autorizzate per l’anno in corso.