Nuovi Centri di Permanenza per i Richiedenti asilo e chi sarà responsabile del pagamento della cauzione di 4.938 euro
Il Ministero della Difesa dovrà pubblicare entro novembre la lista dei nuovi Centri di Permanenza e di Rimpatrio (Cpr). Secondo il governo, questi centri accoglieranno stranieri irregolari con precedenti penali o procedimenti giudiziari in corso. Saranno situati fuori dalle città e perimetrati, con il controllo delle forze dell’ordine. I Cpr ospiteranno anche coloro che sono senza permesso di soggiorno e in attesa della definizione della domanda d’asilo, per un periodo di 4 settimane.
Ma dove verranno costruiti i nuovi Cpr? E chi dovrà pagare la cauzione di 4.938 euro, richiesta dal governo in base a una normativa dell’Unione Europea? La cauzione sarà richiesta ai migranti durante le pratiche alla frontiera e potrà essere fornita tramite fidejussione bancaria o polizza assicurativa. Sarà richiesta solo ai migranti provenienti da Paesi “sicuri”. Secondo il Ministero dell’Interno, questa richiesta è in linea con la direttiva europea 33/13 sull’accoglienza.
La lista dei Paesi “sicuri” comprende Albania, Algeria, Bosnia Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Nigeria, Senegal e Serbia. Secondo la legge italiana, uno Stato non appartenente all’Unione Europea può essere considerato Paese di origine sicuro se si dimostra che non ci sono atti di persecuzione, torture o altre forme di trattamento inumano o degradante, né pericolo a causa di violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato interno o internazionale.
I prefetti stanno lavorando per individuare i luoghi in cui costruire i nuovi centri di rimpatrio. Attualmente, ci sono dieci Cpr in funzione in Italia, distribuiti in otto regioni. Si prevede che verrà aggiunta una struttura a Ventimiglia, con possibili ipotesi come Albenga, Prato, Pescia, Crotone, Oppido Mamertina e altre. In Trentino Alto Adige ci sono già due strutture, mentre in Veneto si ipotizza l’utilizzo dell’ex base Nato di Zelo. In Emilia-Romagna, l’ex caserma Gamberini a Ozzano potrebbe ospitare uno dei Cpr. In Umbria, si stanno valutando diverse opzioni, come l’area vicino al carcere di Capanne a Perugia o l’area ex militare Spea a Narni.
In conclusione, il Ministero della Difesa dovrà presto pubblicare la lista dei nuovi Centri di Permanenza e di Rimpatrio. Questi centri accoglieranno stranieri irregolari, con precedenti penali o procedimenti giudiziari in corso, e saranno situati fuori dalle città. La cauzione di 4.938 euro richiesta dal governo sarà applicata ai migranti provenienti da Paesi “sicuri”. I prefetti stanno lavorando per individuare i luoghi in cui costruire i nuovi Cpr, che potrebbero essere situati in diverse regioni italiane.