Nuovo reato di omicidio in mare: approvato dalla Camera, scopri le sue implicazioni
Il Senato ha approvato il progetto di legge che introduce in Italia i reati di omicidio nautico e di lesioni personali nautiche. La Camera ha confermato l’approvazione con 268 voti a favore e solo 1 contrario. La legge entrerà in vigore dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Il senatore di Fratelli d’Italia, Alberto Balboni, ha spiegato che questa norma colma finalmente un vuoto legislativo inaccettabile. Da ora in poi, la pena per questi reati sarà la stessa dell’omicidio stradale, il che avrà un effetto deterrente per le violazioni delle regole di prudenza anche in mare. Prima di questa legge, per gli omicidi o le lesioni procurate in navigazione marittima o interna, venivano applicate le pene dell’omicidio semplice, che erano più lievi e non si capiva il motivo.
Il nuovo reato di omicidio nautico e quello di lesioni personali nautiche gravi o gravissime saranno equiparati a quelli stradali, il che significa che le pene saranno più severe rispetto a prima. Le norme per l’omicidio stradale si applicheranno anche a chi guida unità da diporto, con una pena che va dai 2 ai 7 anni di reclusione. Inoltre, ci sono anche delle aggravanti, le stesse previste per il reato stradale. Chi guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope rischia una pena che va dagli 8 ai 12 anni di reclusione, e viene previsto anche l’arresto in flagranza.
Durante l’approvazione del testo alla Camera, molti interventi hanno ricordato i tragici incidenti sul lago di Garda e nel golfo di Amalfi. Nel 2021, Greta Nedrotti, 25 anni, e Umberto Garzarella, 36 anni, sono stati uccisi sul lago di Garda quando un’imbarchazione guidata da due turisti tedeschi in stato di ebrezza li ha travolti. È stato ricordato anche l’incidente dell’estate scorsa nel golfo di Amalfi, dove il 3 agosto la turista statunitense Adrienne Vaughan ha perso la vita quando un veliero di 40 metri ha travolto l’imbarcazione di 9 persone in cui si trovava con il marito.