Operazione per alluce valgo: un paziente perde un arto inferiore
Tre ospedali sono stati condannati a risarcire un uomo e i suoi due figli a causa di un errore medico che ha portato all’amputazione del suo piede e di una gamba. L’uomo aveva subito un intervento per correggere un’alluce valgo, ma a causa di alcune patologie non considerate, l’operazione è stata un disastro. Secondo il giudice di Bologna, l’operazione è stata eseguita senza i necessari accertamenti angiologici presso la casa di cura Villa Erbosa, dove il paziente si era infettato. Inoltre, i sanitari non hanno curato adeguatamente l’infezione.
Presso l’Istituto Humanitas Mater Domini di Castellanza, si è verificato un ritardo nell’individuazione dell’infezione e il paziente non è stato ricoverato dopo il pronto soccorso. Secondo il giudice, le condizioni del paziente si sono aggravate a causa delle negligenze commesse dalle due strutture. In seguito, l’ospedale San Gerardo di Monza ha contribuito al peggioramento del paziente omettendo di intervenire tempestivamente e adeguatamente, portando infine all’amputazione dell’altro arto. Inizialmente, il paziente era stato dimesso con una prescrizione di farmaci inutili e le sue condizioni erano peggiorate.
L’uomo, assistito dall’avvocato Giuseppe Badolato, ha ricevuto un risarcimento insieme ai suoi due figli, specialmente uno dei figli che lo ha assistito più da vicino e ha subito un peggioramento delle sue condizioni di vita. Questa sentenza dimostra l’importanza di effettuare tutti gli accertamenti necessari prima di un intervento chirurgico e di fornire cure tempestive ed adeguate. È fondamentale che gli ospedali siano responsabili della salute dei loro pazienti e che siano pronti a rispondere delle loro azioni quando commettono errori medici.