Paolo Meneguzzi critica X Factor: “Si sacrificano per diventare viral”
Paolo ha espresso la sua critica nei confronti del format del programma:
Nonostante la vostra gentilezza e ospitalità, devo dire che l’impostazione del programma è davvero squallida e tendenziosa. La musica è qualcosa di bello, e i sogni dei ragazzi sono la linfa vitale della cultura, dell’interesse, dello studio e della voglia di vivere. Distruggere i sogni di giovani ragazzi che amano qualcosa, che lottano per qualcosa di reale o irrealizzabile, in un mondo in cui trionfa l’inutilità, è davvero triste. E poi c’è Fedez, che giudica i testi delle canzoni. Davvero incredibile. Mi dispiace che questa inutilità sia dimostrata dalla superficialità e dall’ego smisurato dei giudici di X Factor. Ed è proprio per questo che il programma non funziona. Uno spettacolo in cui si massacra i giovani che propongono un’arte non farà mai presa sul pubblico. Vedere i giovani massacrati non fa né ridere né piangere. Fa solo pena. Pena per chi lo provoca. Durante il programma c’erano decisioni prese a caso, prese in giro e persino metafore di vita inopportune rivolte a ragazzi di cui non conoscono neanche la storia. È stato brutto vedere i minorenni che uscivano piangendo. Non solo le ragazze punk, che per fortuna avevo avvertito, ma anche altri diversi (come quella ragazza che ha proposto “Toxic” di Britney Spears). È stato terribile e sono dovuto andarmene perché mi vergognavo realmente di fare quel lavoro e di credere in esso. E non mi vergognavo per i cantanti, ma per i giudici. Con quale coraggio posso mettere un giovane che studia davanti a quel tipo di giudici? Le ragazze erano felici, finché non sono entrate in quel tritacarne.