Pasquale, il carabiniere di Lampedusa: un gigante buono al servizio della comunità

È passata una settimana da quel giorno, ma Pasquale Iadicicco, un carabiniere di 33 anni, continua a ricevere telefonate e messaggi da persone che hanno visto le foto e il video virale in cui tiene tra le braccia e accarezza affettuosamente una bambina. Quel video, girato casualmente davanti all’hotspot di Lampedusa, ha fatto il giro del web. Pasquale Iadicicco ha un solo rimpianto: non aver conosciuto il nome di quella bambina. Ma come è nato quell’abbraccio affettuoso? “È successo tutto per caso”, racconta il carabiniere. Quella mattina c’era un trasferimento di migranti in corso e le donne con i bambini avevano la precedenza. Ma Pasquale ha notato una mamma che faceva fatica a farsi strada nella ressa con la sua bambina di circa tre anni. Si è avvicinato alla donna e le ha chiesto di dargli la bambina per allontanarla dalla confusione. Ha preso la piccolina in braccio e ha iniziato a giocarci. La bambina lo guardava senza piangere né dire nulla. Poco dopo, la madre è riuscita a raggiungerli e Pasquale le ha restituito la bambina. Dopo alcune ore, Pasquale ha acceso il cellulare e si è reso conto che il video era diventato virale. “Quando ho rivisto quelle immagini, mi sono emozionato”, dice. “È stato un momento molto bello, la bambina si è fidata di me, un perfetto sconosciuto”. Amici e parenti hanno iniziato a scrivere a Pasquale per esprimere il loro apprezzamento. “Quella bambina è capitata tra le braccia giuste”, gli hanno detto. Pasquale, noto come il “gigante buono” per la sua statura imponente, non si considera un eroe. “Non ho fatto nulla di eccezionale, io sono così”, dice. Quando è libero, Pasquale e i suoi colleghi carabinieri comprano giocattoli e caramelle per i bambini. “Vedere quella luce negli occhi dei bambini è la cosa più bella del mondo”, dice Pasquale mentre saluta. Grazie, carabiniere Pasquale Iadicicco, il “gigante buono”.