Pedroni (Ancc-Coop): “Non sottovalutare la situazione attuale, possibili rischi di recessione”

La situazione economica delle famiglie italiane si sta deteriorando progressivamente, con un’erosione del potere di acquisto superiore al 15%. È quanto emerge dal “Rapporto Coop 2023 – Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”, redatto dall’Ufficio Studi dell’Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori-Coop. I dati allarmanti suggeriscono che il paese si sta avvicinando sempre di più ad una recessione economica.

L’inflazione aggressiva gioca un ruolo chiave in questo processo, riducendo il potere di acquisto delle famiglie italiane. La classe media, in particolare, si sente sempre più priva delle condizioni necessarie per condurre una vita dignitosa. Inoltre, il fenomeno del lavoro precario ha raggiunto livelli preoccupanti, soprattutto per i giovani, contribuendo ulteriormente alla difficoltà economica.

Non solo, il cambiamento climatico rappresenta un ulteriore fattore di preoccupazione. Le conseguenze ambientali sempre più evidenti hanno un impatto diretto sulle economie delle famiglie, che devono affrontare costi aggiuntivi per ridurre il proprio impatto ambientale e adattarsi alle nuove esigenze.

In questa fase pre-recessiva, è fondamentale che le imprese, ma soprattutto le istituzioni, agiscano tempestivamente per evitare il peggioramento della situazione economica del paese. Marco Pedroni, Presidente Ancc-Coop, sottolinea l’importanza del coinvolgimento del settore del largo consumo e auspicando una maggiore collaborazione tra produttori e distributori.

Coop, in particolare, ha già intrapreso diverse iniziative per sostenere il potere d’acquisto dei consumatori e dei soci. Oltre ad ampliare l’offerta di prodotti a marchio Coop, l’azienda ha aderito all’iniziativa della carta “Dedicata a te”, promossa dal Masaf, e ha risposto all’invito del governo, tramite il Mimit, per contrastare l’inflazione. Pedroni chiede al governo di adottare misure concrete, come il taglio del cuneo fiscale e la detassazione degli aumenti salariali, oltre a fornire supporto alle fasce più deboli della società, non solo attraverso la social card per gli indigenti, ma anche attraverso l’introduzione di un salario minimo.

In conclusione, è fondamentale affrontare urgentemente la situazione economica attuale per evitare che il paese cada in una recessione economica. L’impegno delle imprese e delle istituzioni è necessario per garantire un futuro più stabile e sostenibile per le famiglie italiane.

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