Pratica di tutela presentata al Csm per la giudice di Catania: informazioni essenziali per un pubblico di età compresa tra 25 e 60 anni
Il Comitato di presidenza del Csm ha ricevuto una richiesta da parte della maggioranza dei consiglieri togati per avviare una pratica a tutela della giudice di Catania, Iolanda Apostolico. La giudice è finita nell’occhio del ciclone per non aver convalidato il trattenimento nel Cpr di Pozzallo di tre migranti.
Tredici consiglieri dei gruppi di Area, Unicost, Magistratura democratica e gli indipendenti Roberto Fontana e Andrea Mirenda hanno firmato la richiesta. Magistratura Indipendente, invece, non ha aderito all’iniziativa, affermando di non fare politica al Consiglio.
La richiesta è una risposta alla “grave delegittimazione professionale” subita da Apostolico e agli “attacchi all’autonomia dei giudici” provenienti, secondo i firmatari, da esponenti del governo e della maggioranza.
È importante tutelare l’indipendenza dei giudici e garantire che possano svolgere il loro lavoro senza pressioni esterne. La richiesta al Csm è un passo verso questa direzione, con l’obiettivo di fare chiarezza sulla situazione e proteggere la giudice Apostolico.
È fondamentale che il sistema giudiziario mantenga la sua integrità e che i giudici possano agire senza interferenze politiche. La richiesta al Csm è un modo per affrontare le criticità e garantire una giustizia equa e imparziale.
La situazione di Apostolico è solo uno dei tanti esempi di come i giudici possano essere messi sotto pressione e oggetto di attacchi. È importante che la società sostenga i giudici nel loro operato e si impegni a preservare l’indipendenza del sistema giudiziario.
Il Csm dovrà valutare attentamente la richiesta e prendere le opportune misure per tutelare la giudice Apostolico e garantire che situazioni simili non si ripetano in futuro. L’integrità del sistema giudiziario è fondamentale per il corretto funzionamento dello Stato di diritto.