Proposta del Pd sull’appartenenza dell’Italia all’UE: un’iniziativa senza valore aggiunto, secondo le opinioni di Riforme e Guzzetta
Il Partito Democratico ha proposto una modifica costituzionale per includere l’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea nella Costituzione. Secondo la segretaria Elly Schlein, questa proposta mira a dissipare ogni ambiguità e a essere un punto di riferimento nelle discussioni. Tuttavia, il costituzionalista Giovanni Guzzetta ha spiegato che questa modifica non aggiunge nulla di nuovo, poiché la Corte costituzionale ha già stabilito da quasi 50 anni che l’Italia fa parte dell’UE. Guzzetta ha osservato che sarebbe stato meglio considerare articoli simili presenti in altre costituzioni, come quella tedesca, che disciplinano in modo più dettagliato le implicazioni dell’appartenenza all’UE. Ha anche sottolineato che l’articolo 117 della Costituzione italiana, che riconosce il primato del diritto europeo, è stato introdotto nel 2001, rendendo questa proposta tardiva. Guzzetta ha suggerito che, se si vuole modificare la Costituzione, sarebbe opportuno aggiungere norme che siano più significative di quanto già stabilito. La proposta di modifica presentata dai deputati del PD prevede la sostituzione delle parole “ad un ordinamento” con “per la sua partecipazione all’Unione europea e per un ordinamento” nell’articolo 11 della Costituzione.