Proprietari hotel chiamati a rispondere per la morte di un bambino in piscina

Il procuratore del tribunale di Nuoro, Riccardo Belfiori, ha richiesto una condanna a un anno di reclusione per la proprietaria e l’amministratore dell’hotel “Gli Ulivi” di Orosei. I due sono sotto processo per la morte di Riccardo Mulas, un bambino di 7 anni rimasto intrappolato nel bocchettone di scolo della piscina il 2 settembre 2018. Entrambi gli imputati sono accusati di omicidio colposo.

Il magistrato ha attribuito ai due la responsabilità della manutenzione della piscina e ha sottolineato che avevano l’obbligo legale di evitare che la piscina rappresentasse un pericolo per le persone, ad esempio installando la grata mancante nel bocchettone di scolo.

Gli avvocati dei genitori del bambino, Francesco Lai e Piera Pittalis, hanno appoggiato la richiesta del procuratore, ma hanno anche chiesto un risarcimento immediato di 100.000 euro per ogni genitore, oltre al resto che verrà stabilito in sede civile.

I difensori degli imputati, Basilio Brodu e Adriana Brundu, hanno invece chiesto l’assoluzione, sostenendo che la responsabilità di installare la grata non spettava né alla proprietaria né all’amministratore, ma a Mathias Wincler, amministratore della società proprietaria del residence.

Wincler è già stato condannato a 5 mesi per omicidio colposo in un processo abbreviato. L’udienza si riprenderà il 3 novembre per eventuali repliche e per la sentenza finale.

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