Proteste dei sindaci in Sardegna contro le tensostrutture per i migranti
La Sardegna si sta preparando ad affrontare un flusso costante di migranti, con 200-300 nuovi arrivi a settimana secondo il piano di ripartizione nazionale. Tuttavia, la regione è preoccupata per la mancanza di strutture adeguate per accoglierli. I centri di accoglienza (Cas) in tutta la Sardegna sono già pieni e i bandi per nuovi alloggi sono rimasti senza risposta.
La soluzione proposta è quella di allestire tensostrutture nei comuni per ospitare i migranti. Tuttavia, molti sindaci si oppongono a questa soluzione temporanea. Ad esempio, il sindaco di Villanovaforru, Maurizio Onnis, si è detto disponibile ad accogliere nuovi arrivi, ma solo se vengono individuate strutture adeguate. Secondo lui, le tende offendono la dignità delle persone e non sono una soluzione adeguata.
La situazione non è migliore per il Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) a Macomer, che sarà ampliato per ospitare più persone. Attualmente, il centro può ospitare solo 50 persone, ma dopo i lavori di ampliamento potrà accoglierne 100.
La Sardegna si trova ad affrontare una sfida importante nell’affrontare l’arrivo di migranti. La regione sta cercando di trovare soluzioni adeguate, ma la mancanza di strutture adeguate rappresenta un ostacolo significativo. I sindaci sono preoccupati per la dignità delle persone che arrivano e si oppongono all’idea delle tensostrutture. Speriamo che vengano trovate soluzioni migliori per garantire un’accoglienza dignitosa e adeguata ai migranti che arrivano nell’isola.