Rete laboratori accreditati a Mauriello (MI): Urgente necessità di ripensare la riorganizzazione
È necessario intervenire sul sistema di riorganizzazione dei laboratori accreditati, che attualmente favorisce le grandi società e la concentrazione di pochi player a livello nazionale. Questo sistema potrebbe comportare un aumento dei prezzi delle prestazioni nel medio-lungo termine. Inoltre, molte strutture dovranno trasformarsi in meri Punti di Accesso, costringendole a dismettere strumentazioni e risorse tecnologiche acquistate grazie a ingenti investimenti.
Secondo Walter Mauriello, presidente nazionale di Meritocrazia Italia, se l’obiettivo è garantire il rimodernamento tecnologico, non è chiaro perché tutte le strutture con prestazioni inferiori a 200.000 debbano essere considerate inadempienti. Molte di queste strutture dispongono di strumentazione avanzata che garantisce standard qualitativi elevati e tempi di refertazione più veloci.
Inoltre, l’aggiornamento al ribasso del nomenclatore tariffario può essere garantito solo da società che operano su larga scala e possono offrire prestazioni a prezzi più bassi, nonostante l’aumento dei costi dell’energia, dei trasporti e delle materie prime. Le strutture di laboratorio sono limitate dal budget stabilito dalla Regione per le prestazioni in convenzione con il SSN, il che limita la loro capacità produttiva e di crescita e causa liste d’attesa per i pazienti con gravi patologie.
Ci si chiede quali siano le prospettive di sopravvivenza per le nuove aggregazioni costituite dalle piccole e medie imprese territoriali, che dovranno competere con grandi società che si sono unite tramite fusioni o acquisizioni.
I laboratori “Hub” avranno difficoltà a ricollocare il personale delle strutture destinate a diventare Centri di Accesso, il cui reclutamento è stato incentivato dalla Regione Puglia. Migliaia di dipendenti perderanno il lavoro e non sarà possibile trasferire tutto il personale nelle strutture ridotte a spoke.
Dequalificare i biologi professionisti che hanno contribuito alla crescita del territorio e privarli della loro dignità è un grave errore.
Inoltre, l’incremento dei trasporti dei campioni di sangue causato dalla configurazione di hub e spoke va contro le attuali misure di risparmio energetico. Meritocrazia Italia chiede attenzione per questo problema e chiarezza sulle modalità di accesso all’accreditamento delle strutture sanitarie private. Si chiede di sostituire l’articolo 8 quater, comma 3, del decreto legislativo n. 502 del 1992 con un nuovo articolo che tenga conto della soglia minima di efficienza delle strutture sanitarie e della programmazione regionale.